Paolo Antonio Pagani nacque a Castello Valsolda, figlio di Angelo e di Maddalena Paracca, fratello di Giuseppe Guglielmo, di Maria e di Margherita Marta; si sposò con una certa Antonia e visse Milano in quartiere Borgonovo, padre di Angelo Antonio nato il 26 agosto 1694 e di Guglielmo Pietro Giuseppe nato il 30 agosto 1697. Il suo omonimo bisnonno, pure pittore, ebbe una certa fortuna in Germania e quindi come insegnante all'Accademia di Madrid.
Rientrò definitivamente in Lombardia nel 1696 e lasciò uno dei suoi capolavori nella chiesa di San Martino a Castello (Valsolda), suo villaggio d'origine.
1685-1689, Olomouc, Biblioteca statale delle scienze, 87 disegni e inchiostri colorati, tra cui: Miracolo di san Teodoro, Clemenza di Scipione, Foglio di studi con nudi maschili e fauni, Studio di nudo maschile seduto, Studio di figura femminile seduta conn una mano al seno
1689, ?, collezione privata, inchiostro su carta: Foglio di studi con nudi maschili, schizzo con due uomini che lottano e prove di penna
1687-1690, Lunéville, chiesa di San Giacomo[4], pala d'altare: Sacra Famiglia con san Giovanni Giovannino, sant'Ignazio di Loyola, angeli e cherubini
1690-1692, Kroměříž (Moravia), Castello-Residenza del principe vescovo di Olomouc, Carl II Liechtenstein-Castelcorno[5], criptoportico (sale terrene), piano nobile, ciclo di affreschi: Allegorie dell'autunno e dell'inverno, della primavera e dell'estate, l'Olimpo, il Giudizio di Paride
1691-1692, Olomouc, Biblioteca statale delle scienze, disegno e inchiostro: Teste caricate
1694-1695, Velehrad (Moravia), chiesa dell'abbazia dell'Assunta, sacrestie, antisacrestie e cappelle, ciclo di affreschi e pala d'altare: Assunzione della Vergine, oggi nella chiesa parrocchiale di Polešovice; affreschi della volta della cappella di Santa Scolastica tra cui: Un pagano convertito al Cristianesimo grazie all'intercessione della santa monaca; cappella di Santa Edvige di Polonia, affresco: Santa Edvige cura gli infermi; antisacrestia: Angeli che recano i simboli della Passione
1696-1697, Castello, Chiesa parrocchiale di San Martino, decorazione della volta: Predicazione di san Giovanni Battista, la Condanna a morte delle sante Apollonia, Caterina d'Alessandria, Lucia, Le tre Sante ascendono al cielo, l'Assunzione della Vergine, Sibille e profeti, Soldati, angeli, figure a monocromo e quadrature
1697-1698, Milano, Palazzo del marchese Cesare Pagani, vari dipinti: Enea e Anchise, (in collezione privata), Sacrificio di Muzio Scevola (perduto), Enea e Anchise fuggono da Troia in fiamme
1700, Mantova, Fondazione D'Arco, disegno preparatorio: Dio Padre appare a sant'Antonio da Padova col Bambino e angeli (recto), Santi Antonio e Francesco d'Assisi col Bambino, Dio Padre e angeli (verso)
1701-1702, Chiusa (Italia), chiesa dei Cappuccini[6], pala dell'altare maggiore, olio su tela: Vergine in gloria adorata dal beato Felice da Cantalice; pala d'altare laterale: Sant'Antonio da Padova e San Francesco d'Assisi con Dio Padre, il Bambino e angeli
1701-1702, collezione privata, disegno a penna, inchiostro bruno acquarellato: Transito di san Giuseppe
1704, Londra, Clovis Withfield, dipinto: Fucina di Vulcano]
1704, collezione privata, dipinto: Crono insidia le tre Grazie o allegoria della Vanità; inchiostro acquarellato su carta bianca: Studio di nudi maschili e femminili, somme aritmetiche
1712, Milano, chiesa di San Marco, pala d'altare: Apparizione miracolosa di san Liborio che guarisce un infermo (ex voto)
1714-1715, Uggiate-Trevano, chiesa dei Santi Pietro e Paolo, due dipinti (già a Milano nella chiesa di Santa Maria del Giardino): Sant'Antonio da Padova ricongiunge il piede staccato di un giovane che aveva dato un calcio alla madre, e Sant'Antonio resuscita il figlio per scagionare il padre ingiustamente accusato di omicidio.
Inoltre:
?, Bassano del Grappa, collezione privata, San Sebastiano curato dalle pie donne
?, già Berlino, collezione privata, Mosè assiste da una collina alla battaglia del suo popolo contro gli Amaleciti
?, già Bologna, collezione privata, Cattura di Sansone
Romano Amerio, Introduzione alla Valsolda, Fondazione Ticino nostro, Lugano 1970;
Maurizia Vecchi, La Pala di San Liborio di Paolo Pagani ritrovata, in "Arte Veneta", XXVI, 1972, 207-210;
Jacob Bean, Johann Liss (and Paolo Pagani), in "Master Drawings", XIV, 1976, 1, 64-66;
Sabine Jacob, Rüdiger Klessmann (a cura di), Herzog Anton Ulrich-Museum Braunschweig. Verzeichnis der Gemälde vor 1800, Braunschweug 1976;
Silva Burri, L'affresco di Castello Valsolda nella vicenda artistica di Paolo Pagani, in "Arte Veneta", XXXV, 1981, 113-124;
Victoria Markova, Inediti della pittura veneta nei musei dell'URSS, in "Saggi e memorie di Storia dell'Arte", 13, 1982, 9-31;
Ugo Ruggeri, Disegni Veneti e Lombardi dal XVI al XVIII secolo. Dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, catalogo della mostra, Roma 1989;
M. Karpowicz, Paolo Pagani in Moravia e Polonia, in “Arte Lombarda” 98-99, 1991 (Barocco Lombardo-Barocco europeo, atti del convegno internazionale, villa Vigoni di Menaggio, 2-5 aprile 1990), pp. 103–117;
D. Pescarmona, Per l'attività di Paolo Pagani e i suoi rapporti con l'omonimo marchese Cesare, in “Arte Lombarda”, 98-99, 1991 (Barocco Lombardo-Barocco europeo, atti del convegno internazionale, villa Vigoni di Menaggio, 2-5 aprile 1990), pp. 118–126;
Cristina Geddo, Giuseppe Diamantini e la sua collaborazione con Paolo Pagani, in "Grafica d'arte", VI, 23, 1995, 2-11;
Cristina Geddo, Ritrovamenti sul marchese Cesare Pagani committente del pittore Paolo Pagani, in "Paragone", XLVI, III, 1-2 (543-545), 1995, 125-155 [1];
Federica Bianchi (a cura di), Paolo Pagani 1655-1716, (Catalogo della mostra tenuta a Rancate e Campione d'Italia nel 1998), Electa, Milano 1998, ISBN 88-435-6552-4;
Alessandro Morandotti, Paolo Pagani e i Pagani di Castello Valsolda, Collana Artisti dei laghi, Fidia edizioni d'arte, Lugano, 2000.
G. Mollisi, Paolo Pagani: dalla cappella di San Sebastiano a Cracovia alla volta di San Martino a Castello Valsolda, in “Artyści włoscy w Polsce”, a cura di J. A. Chrościcki, R. Sulewska, Warszawa 2004, pp. 237–264.
G. Mollisi, Un inedito Paolo Pagani. Dal Sacrificio di Isacco di Venezia a quello di Valsolda, in "Arte&Storia", 40, 2008, pp. 216–227, con una biografia del pittore di A. Mollisi, pp. 228–237.
Alessandro Morandotti, Gabriele Medolago, Antonio Zaccaria, Paolo Pagani (1655-1716) a Cerete. L'Estasi di Santa Teresa. Lubrina Editore, Bergamo 2010.
[2] Mostra documentaria. Un pittore lombardo "di grande invenzione e stravagante maniera" Paolo Pagani (1655-1716) e l'Estasi di santa Teresa di Cerete.