Nel dicembre 2012 le viene tolta la medaglia di bronzo olimpica vinta ai Giochi di Atene 2004, che già gli era stata attribuita dopo la squalifica della connazionale Irina Koržanenko.[1]
Infatti, a distanza di anni dalla manifestazione, alcuni test antidoping svolti sui campioni prelevati all'atleta ad Atene risultarono positivi all'oxandrolone.[2]
^Vince il titolo dopo la squalifica per doping dell'ucraina Vita Pavlyš.
^Dopo essersi classificata quarta con la misura 19,49 m, e dopo aver ricevuto la medaglia di bronzo grazie alla squalifica della connazionale Irina Koržanenko, viene squalificata per essere stata trovata positiva ad un test antidoping postumo.
^Dopo essersi classificata quarta con la misura 19,16 m, viene annullato il suo risultato in seguito alla positività a test antidoping postumi riguardanti le Olimpiadi di Atene 2004.