David Gerrold, pseudonimo di Jerrold David Friedman (Chicago, 24 gennaio 1944), è uno scrittore di fantascienza statunitense, più volte vincitore del Premio Nebula e Premio Hugo.
La carriera di Jerrold David Friedman - questo il suo vero nome[1] - ha inizio nel 1966 quando, studente al college, propone una serie di storie per la serie televisiva Star Trek. Tra queste la produzione sceglie e gira l'episodio Animaletti pericolosi (The Trouble with Tribbles - andato in onda anche con il titolo Triboli per i tribli), che divenne uno dei più popolari della serie originale di Star Trek.
Gerrold continua quindi a scrivere per la televisione, lavorando ad altre serie di fantascienza quali Babylon 5, I viaggiatori (Sliders) e Ai confini della realtà (The Twilight Zone). Scrive diversi romanzi di fantascienza tra i quali The Man Who Folded Himself (1973) e La macchina di D.I.O. (When HARLIE Was One) (1972), nel quale con lungimiranza parla dei virus informatici e per il quale riceve la prima candidatura quale miglior romanzo sia al premio Nebula sia al premio Hugo. Quest'ultimo romanzo viene rivisto nel 1988 con il titolo When HARLIE Was One, Release 2.0 nel quale si ragiona sui nuovi sviluppi dell'intelligenza artificiale.
Gerrold è l'autore della serie de La guerra contro gli Chtorr (The War Against the Chtorr), nella quale si parla di un'invasione della Terra da parte di misteriosi alieni. Se in prima battuta pare una storia d'invasione basata sul cliché classico degli orripilanti alieni, i famigerati Chtorrian, che divorano gli esseri umani, sin dalle prime pagine si comprende come l'ovvietà scompaia. L'invasione descritta da Gerrold è strana, insolita, incomprensibile e misteriosa. Gli invasori apparentemente non usano tecnologie avanzate, non dispongono di astronavi o di strane armi a raggi. Approdano sul pianeta insinuando un'intera piramide ecologica. Questa è costituita da migliaia di specie vegetali e animali aggressive che minacciano l'ecosistema terrestre per trasformare la superficie del pianeta in qualcos'altro, in qualcosa di alieno.
Gerrold narra le vicende dal punto di vista di Jim McCarthy, un giovane biologo entrato quasi per caso nelle Forze Speciali di élite dell'esercito americano impegnate nel tentativo di contenimento dell'invasione. Questo espediente gli permette di sviluppare la storia senza dover specificare da dove provengano gli alieni, come questi siano giunti sulla Terra, se questi siano l'avanguardia di una particolare specie intelligente e riesce ad esprimere il concetto secondo il quale chi combatte non ha mai chiara la visione d'insieme ed ignora totalmente quello che avviene in altre parti dello scacchiere di guerra.
Nel ciclo Gerrold fa riferimento ideale alle opere di Robert A. Heinlein, del quale cita alcuni concetti: il primo prevede come il potere debba essere esclusivamente nelle mani dei militari, gli unici degni di fiducia. Gli altri umani sono solo una massa di "infingardi, smidollati voltagabbana". Il secondo concetto è che l'universo coincide unicamente con gli Stati Uniti, tanto da far scivolare in secondo piano o non menzionare affatto l'effetto dell'invasione chtorran sulle altre nazioni. Gli Chtorran possono anche essere letti come la metafora di un altro nemico, descritto attraverso un simbolismo molto USA: gli alieni sono rossi, vivono in grandi "comuni" nei quali il singolo individuo scompare e "mangiano i bambini". Nello stesso tempo Gerrold, delinea atmosfere che ricordano le sindromi da accerchiamento maccartiste, tanto da far condividere il cognome del protagonista con quello dell'omonimo senatore degli anni '50.
Un terzo concetto vuole che l'addestramento militare sia psicologico/filosofico prima che tecnico. Usa l'espediente del Mode Training, presentato come se si trattasse di un'alternativa a Scientology di Ron Hubbard, costituito da una serie di indottrinamenti e frutto di un mix di filosofie orientali e di norme comportamentali tipiche dei Marines.
L'universo Trek esercita un fascino su Gerrold tale da portarlo a rielaborarne i concetti base per esprimerli, a partire dal 1972, in un ciclo di tre romanzi. Nel romanzo L'ombra dell'astronave (Yesterday's children) vengono descritti i concetti fondamentali del successivo Il viaggio dello Star Wolf (The voyage of the Star Wolf) e de Le ultime ore di Shaleen (The Middle of Nowhere). Questi testi condividono i protagonisti quali il comandante Jonathan T. Korie — le cui iniziali sono una citazione di James T. Kirk, protagonista di Star Trek —, il capo macchine Leen, il navigatore Jonesy.
Rispetto al mondo di Star Trek con questo ciclo Gerrold introduce diverse novità. Grazie all'espediente tecnologico delle navi con propulsione a singolarità, è possibile esplorare l'aspetto tattico e strategico di una guerra combattuta con tattiche inedite per la space opera. Il motore a singolarità genera un microscopico buco nero che consente all'astronave di attivare una condizione fisica detta iperstato grazie alla quale sono garantite velocità superiori a quella della luce. Tuttavia, quando una nave si trova in iperstato, poiché la luce non può raggiungerla, diventa virtualmente cieca ed invisibile, facendola sembrare impossibile da colpire; l'unica cosa che una nave in iperstato può 'vedere' è il campo iperstatico generato da un'altra singolarità.
Per colpire un avversario sarebbe sufficiente sfiorarlo con una seconda bolla iperstatica generata da un siluro, ma per poterlo fare un'astronave deve spegnere i motori, uscire dall'iperstato, lanciare e riportarsi in iperstato. Costringendo le astronavi in questa serie di regole fisiche, Gerrold, esplora una tattica bellica simile ad una partita a scacchi mentale, dove vince non tanto la nave meglio armata o più potente, ma quella che ha il comandante più astuto e scaltro, capace di cogliere gli errori dell'avversario ed in grado di prevedere mosse e contro-mosse, finte e inganni del nemico.
Gerrold nel 2001 redige il saggio Worlds of Wonder: How to Write Science Fiction & Fantasy.
In Il bambino marziano (The Martian Child, 1994) una novella semi autobiografica, descrive l'esperienza di genitore adottivo. Il romanzo, da cui è stato tratto il film Martian Child - Un bambino da amare (Martian Child, 2007) ha vinto i premi Hugo, Nebula e Locus.[2]
Nel 2000 la sua lunga ammirazione per le opere di Robert A. Heinlein lo porta a scrivere la serie The Dingilliad nella quale segue la storia di un adolescente e della sua famiglia mentre provano a iniziare una nuova vita. Anche se non necessariamente canonico, si trovano molti spunti che legano questa serie alla Guerra contro gli Chtorr, soprattutto nelle malattie e nell'apparizione di enormi vermi viola.
Nel 2005 vince il Telluride Tech Festival Award of Technology a Telluride, Colorado.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84024910 · ISNI (EN) 0000 0001 0993 4705 · LCCN (EN) n83022549 · GND (DE) 10833726X · J9U (EN, HE) 987007450315605171 · NDL (EN, JA) 00440788 · CONOR.SI (SL) 107058531 |
---|