Joppe Sede vescovile titolare Dioecesis Ioppitana Patriarcato di Gerusalemme | |
---|---|
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVII secolo |
Stato | Israele |
Diocesi soppressa di Joppe | |
Suffraganea di | Cesarea |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Joppe (in latino Dioecesis Ioppitana[1]) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Joppe, corrispondente alla città di Giaffa nell'odierno Israele, è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Prima nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Cesarea.
Il cristianesimo fece la sua apparizione a Joppe già in epoca apostolica. Gli atti degli Apostoli raccontano del miracolo operato da san Pietro, con la risurrezione della discepola Tabità (9, 36-43); e della visione che lo stesso apostolo ebbe in casa di Simone il conciatore (11, 1-18), che aprì le porte all'annuncio del vangelo anche ai non-giudei.
La diocesi è attestata solo a partire dal IV secolo, con il vescovo Eustochio, menzionato in alcuni testi copti.[2] Nella prima metà del V secolo, Fido fu presente al sinodo di Diospoli (Lidda) del 415, dove furono condannati gli errori di Pelagio, e al concilio di Efeso del 431.[3] Le Quien assegna a questa sede Teodoro, di cui parla lo storico Evagrio Pontico, che fu tra i vescovi ordinati da Giovenale di Gerusalemme dopo il concilio di Calcedonia.[4] Nel VI secolo è noto il vescovo Elia, che fu presente a due concili patriarcali celebrati a Gerusalemme nel 518 e nel 536.[5] Infine, l'ultimo vescovo conosciuto di Joppe è Sergio, che alla morte dei patriarchi Modesto (634) e Sofronio (638) procedette in modo irregolare e anticanonico all'ordinazione di vescovi, preti e diaconi.[6]
Dal XVII secolo Joppe è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 14 ottobre 1965.