Al termine degli studi universitari, laureatosi in Giurisprudenza, iniziò a lavorare presso la Banca Commerciale Italiana come avvocato e consulente giuridico, occupazione che svolse per tutta la vita. Nel mondo culturale torinese di quel periodo conobbe Piero Gobetti con il quale condivise gli ideali di libertà maturati fin dall'instaurazione del regime fascista. Spinto dal grande pensatore torinese, Solmi iniziò a collaborare a La Rivoluzione liberale. Nel 1927 gli nacque il figlio Renato.
Negli anni quaranta Solmi partecipò attivamente anche alla Resistenza; in seguito alla sua detenzione presso il carcere di San Vittore nacquero i versi Aprile a San Vittore, una delle espressioni più intense della poesia partigiana, raccolti in seguito nel Quaderno di Mario Rossetti.
Carlo Betocchi, Lettere a Sergio Solmi, a cura di Michela Baldini, introduzione di Anna Dolfi, Roma, Bulzoni, 2006, ISBN8878701149.
Eugenio Montale e Sergio Solmi, Ciò che è nostro non ci sarà mai tolto. Carteggio 1918-1980, a cura di Francesca D'Alessandro, Appendice di prose inedite e ritrovate a cura di Letizia Rossi, Collana Quaderni, Macerata, Quodlibet, 2021, ISBN978-88-229-0494-2.
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
Alberto Frattini, “Solmi critico”, in AA.VV., Letteratura italiana. I critici, vol. V, Milano, Marzorati, 1987, pp. 3447–3458.
Antonio Carrannante, Presenza di Solmi, in Studi Novecenteschi, dicembre 1991, pp. 447–480
Francesca D'Alessandro, Lo stile europeo di Sergio Solmi, Milano: Vita e pensiero, 2005.
Arnaldo Di Benedetto, L'"armonia felice di Alain": momenti della fortuna d'un filosofo francese in Italia, in Sekundärliteratur. Critici, eruditi, letterati, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2005, pp. 61–81.
Arnaldo Di Benedetto, Sergio Solmi, un protagonista della cultura italiana del Novecento, in «Giornale storico della letteratura italiana», CLXXXIX (2012), pp. 211–20.