Le femmine di questi ragnetti misurano in media circa 7 millimetri, mentre i maschi non superano i 5. Sono di forma tozza e piuttosto pelosi. Le femmine mostrano chiazze di color marrone sabbia, i maschi invece di colore nero, a volte con un disegno ben visibile. Le zampe sono annulate[1]
I ragni di questo genere sono prevalentemente mirmecofagi. Una specie di Aelurillus del sudest asiatico è stata osservata saltare da 30 a 40 volte sul dorso di un grosso ragno gnafosida fino ad ucciderlo[2].
Considerato un sinonimo anteriore di HemsennatusRoewer, 1955 dallo studio sulla specie tipoHemsennatus iratus Roewer, 1955 effettuato da Prószynski nel 1966; e anche di MelioranusTyschchenko, 1965 dallo studio effettuato sulla specie tipo Melioranus lutosus, Tyschchenko, 1965 sempre da Prószynski nel 1979 e da Wunderlich nel 1989[3].
Ritenuto inoltre un sinonimo posteriore di PhlegraSimon, 1876 dall'aracnologo Harm nel 1977, ma vari autori sono in disaccordo[3].
A dicembre 2010, si compone di 68 specie e due sottospecie[3]:
Alcune caratteristiche in comune a vari generi affini fanno sì che le specie trasferite altrove siano in buon numero: al dicembre 2010, se ne contano 17[3]:
Aelurillus apertusDenis, 1958; trasferita al genere Langona.
Aelurillus constrictus (Karsch, 1880); trasferita al genere Nannenus.
Aelurillus approximans (O. P.-Cambridge, 1872); gli esemplari maschili, reperiti in Israele e originariamente descritti nel genere Salticus, sono stati trasferiti in Aelurops da Simon nel 1876 e quindi in Aelurillus da Reimoser nel 1919; a seguito di un lavoro di Prószynski del 2003 sono da ritenersi nomina dubia[3].
Aelurillus candidus (Simon, 1868); gli esemplari femminili, reperiti in Siria e Spagna, e originariamente descritti nell'ex-genere Attus come Attus albicans Simon, 1871, senza che vi fosse un necessario cambiamento di nome sono stati trasferiti in Aelurops dallo stesso Simon nel 1876 e quindi in Aelurillus da Reimoser nel 1919; a seguito di un lavoro di Prószynski del 2003 sono da ritenersi nomina dubia[3].
Aelurillus deruptus (Karsch, 1880); gli esemplari, rinvenuti nelle Filippine e originariamente descritti nel genere Ictidops, a seguito di due lavori, dell'aracnologo Roewer del 1955 e di Prószynski del 2009, sono da ritenersi nomina dubia[3].
Aelurillus gesticulator (Lucas, 1846); gli esemplari femminili, reperiti in Algeria e in origine descritti nel genere Salticus, a seguito di un lavoro degli aracnologi Azarkina & Logunov del 2006, sono da ritenersi nomina dubia, contra un precedente lavoro di Denis del 1937 su uno degli esemplari[3].
Simon, 1884 - Etudes arachnologiques. 16e Mémoire. XXIII. Matériaux pour servir à la faune des arachnides de la Grèce. Annales de la Société Entomologique de France, ser. 6, vol.4, p. 305-356
Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.