Le 101 specie oggi note di questo genere sono diffuse nelle più svariate località del mondo, tanto da rendere il genere cosmopolita[1].
Alcuni esemplari vivi di E. omnisuperstes sono stati rinvenuti sull'Everest ad oltre 6700 metri di quota, divenendo di fatto gli esseri viventi a più alta quota[2].
In Italia sono state reperite 12 specie di questo genere[3]
A volte questo genere è descritto come Evophrys: si tratta di un'impropria dizione. Gli ex-sottogeneriFrigga e Aphirape, un tempo inclusi in questo genere, grazie ad uno studio dell'aracnologa María Elena Galiano rispettivamente nel 1979 e nel 1981, sono stati elevati al rango di genere[1].
Svariati esemplari sono ancora in cerca di una sistemazione tassonomica definitiva, per complessive 10 specie[1]
Euophrys auricolorDyal, 1935; esemplare maschile rinvenuto in Pakistan, a seguito di un lavoro di Logunov (2020b) è da ritenersi nomen dubium
Euophrys brunnescensC. L. Koch, 1846; un esemplare femminile, rinvenuto in Brasile, a seguito di uno studio dell'aracnologa Galiano del 1981 è da ritenersi nomen dubium
Euophrys giebeliiThorell, 1892; gli esemplari, rinvenuti nell'isola di Giava, a seguito di uno studio dell'aracnologo Roewer del 1955 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys hamataC. L. Koch, 1846; gli esemplari, rinvenuti in Brasile, a seguito di uno studio dell'aracnologo Roewer del 1955 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys incomtaC. L. Koch, 1846; gli esemplari femminili, rinvenuti in Brasile, a seguito di uno studio dell'aracnologa Galiano del 1981 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys kulczynskiiThorell, 1890; gli esemplari, rinvenuti in Malaysia, a seguito di uno studio dell'aracnologa Roewer del 1955 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys larvataCaporiacco, 1935; gli esemplari, rinvenuti nel Karakorum, a seguito di uno studio dell'aracnologo Wanless del 1975 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys mottliKolosváry, 1934; esemplare juvenile rinvenuto in Slovacchia, a seguito di un lavoro di Breitling et al. (2016b) è da ritenersi nomen dubium
Euophrys nigrescensCaporiacco, 1940; esemplare juvenile rinvenuto in Somalia, a seguito di un lavoro degli aracnologi Wesołowska, Azarkina & Russell-Smith del 2014 è da ritenersi nomen dubium
Euophrys rubroclypeaDyal, 1935; esemplare femminile rinvenuto in Pakistan, a seguito di un lavoro di Logunov (2020b) è da ritenersi nomen dubium
Euophrys rufaDyal, 1935; esemplare juvenile rinvenuto in Pakistan, a seguito di un lavoro di Logunov (2020b) è da ritenersi nomen dubium
Euophrys salomonisCaporiacco, 1935; gli esemplari, rinvenuti nel Karakorum, a seguito di uno studio dell'aracnologo Wanless del 1975 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys skalanicusDobroruka, 2002; gli esemplari giovani, trasferiti qui dal genere Yllenus e rinvenuti sull'isola di Creta, a seguito di uno studio degli aracnologi Logunov & Marusik del 2003 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys striolata (C. L. Koch, 1846); esemplari femminili dell'Europa settentrionale e centrale (presente in Italia) e originariamente ascritti all'ex-genere Attus, a seguito di un lavoro degli aracnologi Breitling et al. del 2015 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys vittataCaporiacco, 1935; gli esemplari, rinvenuti nel Karakorum, a seguito di uno studio dell'aracnologo Wanless del 1975 sono da ritenersi nomina dubia
Euophrys sasakiiKishida; gli esemplari, descritti da Kishida, non sono più stati trovati per ulteriori esami, come afferma l'aracnologo Yaginuma in uno studio di Brignoli del 1983, e quindi sono da ritenersi nomina nuda[1]
Euophrys graecaBristowe, 1935; posta in sinonimia con E. sulphurea (L. Koch, 1867) a seguito di un lavoro di Metzner del 1999[1].
Euophrys lusitanicus (Simon, 1901); trasferita dal genere Saitis e posta in sinonimia con E. difficilis (Simon, 1868) a seguito di un lavoro di Logunov del 2005[1].
Euophrys molestaO. Pickard-Cambridge, 1912; rimossa dalla sinonimia con E. aequipes e posta in sinonimia con E. herbigrada (Simon, 1871) a seguito di un lavoro di Clark in Locket, Millidge & Merrett, 1974[1].
Euophrys nearcticaKaston, 1938; posta in sinonimia con E. monadnockEmerton, 1891 a seguito di uno studio di Edwards del 1980[1].
Euophrys nigrimana(Mello-Leitão, 1945; trasferita dal genere Saitis e posta in sinonimia con E. melanoleucaMello-Leitão, 1944 a seguito di un lavoro della Galiano (1962d)[1].
^Considerata nomen dubium dall'aracnologo Roewer nel 1955 a seguito di uno studio di Prószynski del 2009 ne è stata riconosciuta l'appartenenza a questo genere
^Si tratta di esemplari attribuiti a Euophrys saitiformis rinvenuti da Braul, Rocha-Silveira & Lise nel 1997 che hanno caratteristiche peculiari da farne una specie a sé
^questi esemplari provenienti dal Cile a seguito di uno studio dell'aracnologo Richardson del 2010 vengono ritenuti sinonimi di E. rapida C. L. Koch, 1846
Hillyard, P., 1994: The book of the spider: from arachnophobia to the love of spiders. Hutchinson, London.
Jason A. Dunlop, David Penney & Denise Jekel, 2020 - A summary list of fossil spiders and their relatives. In Platnick, N. I. (ed.) The world spider catalog, version 20.5 American Museum of Natural History PDF