Figlio del giornalista cattolico Léon Lavedan (1826–1904), direttore del giornale Correspondant, e di Céline Louise Estelle Leralle (1824–1904),[1] Henri Lavedan studiò dapprima al seminario della Chapelle-Saint-Mesmin nel 1867, sotto la guida del vescovo d'Orléans Félix Dupanloup,[3] poi durante i suoi studi universitari di giurisprudenza iniziò la carriera di giornalista come critico di costume, collaborando con Le Figaro, il Gil Blas e l'Écho de Paris.[2]
I suoi articoli giornalistici furono raccolti nei libri La Haute (L'alto, 1909), Bon an, mal an (Buon anno, cattivo anno, 1908-1913), Les Grandes Heures (Grandi ore, 1915-1921), incentrati sulla derisione del mondo aristocratico.[1][2]
Ai tempi dell'Affare Dreyfus, tra il 1894 e il 1906, si schierò dalla parte degli "antidreyfusardi", partigiani della sua colpevolezza.[2][4]
Dal 1890, Lavedan si dedicò anche al teatro rappresentando Une famille (Una famiglia) alla Comédie-Française e due anni dopo Le Prince d’Aurec (Il principe Aurec, 1892), rinominato successivamente Les Descendants (I discendenti), al Théâtre du Vaudeville, basati sulla satira della nobiltà,[2] che ottennero un grande successo.[5]
La sua attività teatrale proseguì con Les Deux Noblesses (Le due nobiltà, 1894), Catherine (Caterina, 1897), Le Nouveau Jeu (Il nuovo gioco, 1898), Le Vieux Marcheur (Il vecchio camminatore, 1899), Le Marquis de Priola (Il marchese di Priola, 1902), in cui cercò di attualizzare il personaggio di Don Giovanni, Varennes (1904) (in collaborazione con G. Lenôtre), Le Bon Temps (Il buon tempo, 1906), L’assassinat du duc de Guise (L'assassinio del Duca di Guisa, 1908).[1] Molto apprezzato Le Duel (Il duello, 1905, Comédie-Française), approfondimento psicologico del rapporto tra due fratelli, oltre che delle relazioni e le differenze tra l'etica, le leggi dello Stato e la morale, le leggi della Chiesa.[2][5]
Tutte queste opere si caratterizzarono per elementi duplici, come la brillantezza, la comicità, l'arguzia da un lato e la spiritualità, la serietà e l'incitamento al bene dall'altro, e rappresentano un importante documento dell'epoca.[5] Lavedan ricevette sia critiche sia elogi e fu considerato un moralista da alcuni e da altri un autore di pochades satiriche.[5]
Dopo la prima guerra mondiale Lavedan abbandonò il teatro per riavvicinarsi alla narrativa, con il ciclo di romanzi in quattro volumi intitolato Le Chemin du Salut (La via della salvezza, 1920-1924), scrivendo un saggiostorico su san Vincenzo de' Paoli, Monsieur Vincent aumonier des galères (Monsieur Vincent per combattere le galee, 1928), infine un libro di memorie Avant l'oubli (Prima di dimenticare, 1933-1938).[1][2][4]
1892: Premiers craquements, racconto pubblicato in Gil Blas;
1892: Le Prince d'Aurec, vaudeville in tre atti, rappresentato in anteprima il 1º giugno 1892 al théâtre du Vaudeville, Calmann-Lévy;
1892: Le Nouveau Jeu, romanzo di dialogo, poi commedia in cinque atti, rappresentata in anteprima l'8 febbraio 1898 al théâtre des Variétés, Fayard & Flammarion, Kolb;
1894: Je l'ai promis à Gertrude, racconto pubblicato in Gil Blas;
1894: Le Lit;
1894: Leur Beau Physique, serie di venti scenette, Ernest Kolb & Calmann-Lévy;
1894: Les Deux Noblesses, commedia in tre atti, rappresentata in anteprima il 14 aprile 1894 al Teatro dell'Odéon, Calmann-Lévy;
1895 : Les Marionnettes, serie di undici scenette, Calmann-Lévy & Arthème Fayard & Flammarion;
1895: Leurs bêtes, serie di cinque scenette, Calmann-Lévy;
1895: Le Vieux Marcheur, romanzo di dialogo, poi commedia in cinque atti, rappresentata in anteprima il 3 marzo 1899 al théâtre des Variétés, Calmann-Lévy & Flammarion
1895: Viveurs, pièce in quattro atti, rappresentata in anteprima il 20 novembre 1895 al théâtre du Vaudeville, Arthème Fayard & Flammarion;
1896 : Leurs sœurs, serie di studi su ragazze e donne;
1896: Les Petites Visites, Calmann-Lévy;
1897: Les Jeunes ou l'Espoir de la France, Calmann-Lévy & Flammarion;
1897: Catherine, commedia in quattro atti, rappresentata in anteprima alla Comédie-Française, Flammarion;
1897: La Valse, serie di sei racconti, il primo è intitolato La Valse , Calmann-Lévy;
1897: Les Départs, serie di nove scenette sul tema della partenza, Calmann-Lévy;
1898: Les Beaux Dimanches, serie di quindici racconti, Calmann-Lévy;
1900 : Servir, pièce in due atti, rappresentata in anteprima l'8 febbraio 1913 al théâtre Sarah-Bernhardt, Flammarion;
1900: La Chienne du roi, pièce in un atto, rappresentata in anteprima l'8 febbraio 1913 al théâtre Sarah-Bernhardt, Flammarion;
1902: Le Marquis de Priola, pièce in tre atti, rappresentata in anteprima il 6 aprile 1902 alla Comédie-Française, Ernest Flammarion;
1902: C’est servi, serie di dieci scenette sul tema dell'alimentazione, Flammarion;
1904: Varennes, con G. Lenotre, pièce in sette atti, rappresentata in anteprima al théâtre Sarah-Bernhardt, Librairie universelle;
1905: Le Duel, pièce in tre atti en prose, rappresentata in anteprima il 17 aprile 1905 alla Comédie-Française, Librairie Paul Ollendorff & Albin Michel;
1906: Le Bon Temps, racconto, l'Illustration, Paul Ollendorff & Albin Michel;
1906: En visite, pièce in un atto, Molière;
1908: L’Assassinat du duc de Guise, romanzo e soggetto del film L'Assassinat du duc de Guise uscito nelle sale il 17 novembre 1908;
1908-1913: Bon an, mal an, sei serie di articoli, Librairie académique Perrin;
1909: Sire, pièce in cinque atti, rappresentata in anteprima il 22 novembre 1909 alla Comédie-Française, Albin Michel & Fayard;
1909: La Vie courante, Librairie des Annales;
1909: La Haute, serie di venti scenette sulla nobiltà, Calmann-Lévy;
1911 : Mon filleul, romanzo di dialogo, Pierre Lafitte & Albin Michel;
1911: Le Goût du vice, commedia in quattro atti, rappresentata in anteprima il 10 aprile 1911 alla Comédie-Française, L'Illustration & Albin Michel;
(FR) Jacqueline de Jomaron, Le théâtre en France, Parigi, Armand Colin, 1992.
Gianni Rondolino, Cinema e musica. Breve storia della musica cinematografica, UTET, 2001.
(FR) Gustave Vapereau, Dictionnaire universel des contemporains, Parigi, Hachette, 1893.
(FR) "Discours prononcés pour la réception de M. le baron Seillière, élu en remplacement de M. Henri Lavedan", in Publications de l’Institut de France, n. 12, 1946.
(FR) Qui êtes-vous ? Annuaire des contemporains, Parigi, Ruffy, 1924.