Maximilian von Edelsheim

Maximilian von Edelsheim
NascitaBerlino, 6 luglio 1897
MorteCostanza, 26 aprile 1994
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Impero tedesco
Germania (bandiera) Repubblica di Weimar
Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Reichswehr
Wehrmacht
ArmaHeer
Anni di servizio1914-1945
GradoGeneral der Panzertruppe
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
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Maximilian von Edelsheim (Berlino, 6 luglio 1897Costanza, 26 aprile 1994) è stato un generale tedesco della Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.

La famiglia d'origine

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Stemma dei baroni di Edelsheim

Maximilian apparteneva alla nobile famiglia assiana dei baroni di Edelsheim. Suo padre era Franz Reichsfreiherr von Edelsheim (1853-1947) e sua madre Theda von Frerichs (1869-1954). Suo padre si era laureato in storia medievale dell'Europa centrale all'Università di Vienna e in diritto internazionale all'Università di Tubinga. Era poi stato segretario di legazione e successivamente consigliere di legazione presso le ambasciate tedesche di Vienna, Copenaghen e Stoccolma, e professore di storia militare all'Università di Berlino; quale esperto di sottomarini, nel 1901 fu autore di Operationen über See, uno dei primi manuali per la guerra sottomarina. Franz ed Theda ebbero sette figli, dei quali Maximilian era il quinto. Gli altri erano Ignatz (1889-1975) che fu diplomatico di carriera, Rupprecht (1891-1887), cappellano dei gesuiti, Karolina (1893-1959) che sposò Carl-Heinz von Mallinckrodt, Valerie (1895-1979) che sposò Willibald Freiherr von Langermann und Erlecamp, Leopold (1900-1918) che cadde durante la prima guerra mondiale e Karin (1904-1948) che sposò Bernhard von Plettenberg. Lo zio di suo padre era il generale conte Leopold Edelsheim.

Maximilian studiò alla scuola militare di Wahlstadt e partecipò alla prima guerra mondiale dall'11 agosto 1914 come Fahnenjuncker nel 2. Garde-Ulanen-Regiment e combatté sul fronte orientale, venendo promosso Fähnrich il 30 marzo 1915 e il 15 dicembre sottotenente. Dal marzo 1916 si trasferì in fanteria nell'Infanterie-Ersatz-Regiment Nr. 59, fino alla fine della guerra. Nel gennaio 1919 entrò come ufficiale degli ulani nel Freikorps Hülsen.

Reintegrato in cavalleria, divenne ufficiale della Reichswehr nel 4. (Preußisches) Reiter-Regiment a Potsdam. Il 31 luglio 1925 fu promosso tenente e dal 1º ottobre 1926 divenne insegnante dalla Kavallerieschule di Hannover. Nel 1929 entrò nello stato maggiore del 2. (Preußisches) Reiter-Regiment a Osterode in Ostpreußen e nel 1931 fu promosso capitano di cavalleria (Rittermeister) e divenne capo del IV squadrone del 4. Reiter-Regiment a Perleberg. Nel 1936 fu promosso maggiore.

La seconda guerra mondiale

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Nel novembre 1938 entrò nella 1. Kavallerie-Brigate e nel 1939 fu promosso tenente colonnello, partecipando all'invasione della Polonia e della Francia, guadagnandosi nel 1941 il grado di colonnello. Dopo la battaglia di Stalingrado entrò nella riserva e nel marzo 1943 al comando della 24. Panzer-Division in Francia con il grado di maggior generale.

Il 20 maggio 1944 Edelsheim fu promosso tenente generale, comandante delle poste militari e poi comandante del IIL. Panzerkorps, divenendo comandante generale delle Panzertruppe nel dicembre dello stesso anno. Nel maggio 1945 Edelsheim si arrese alla XII Armata dell'esercito americano, scontando due anni di prigionia in campo per ufficiali ad Amburgo, dove erano incarcerati anche i generali Christoph zu Stolberg-Stolberg e Hans von Obstfelder e venne rilasciato senza accuse di crimini di guerra il 31 marzo 1947.

Successivamente un giurì d'onore lo classificò idoneo per assumere un comando nella Bundeswehr, ma Edelsheim rifiutò di assumerlo e si ritirò a vita privata, stabilendosi sul Lago di Costanza. Il giurì d'onore era composto anche da alcuni aristocratici ufficiali: il generale Fridolin von Senger und Etterlin, il colonnello barone Bernd Freytag von Loringhoven, l'ex tenente barone Philipp von Boeselager, i colonnelli conte Wolf Graf Baudissin e conte Johann Adolf von Kielmansegg. Nel 1932 Edelsheim aveva sposato Beatrix zu Hohenlohe-Oehringen (1897-1984), figlia di Giovanni di Hohenlohe-Oehringen e di Henrietta von Merveldt, figlia del conte Felix von Merveldt. Ebbero nove figli, quattro maschi e cinque femmine.

Onorificenze tedesche

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Croce di Ferro di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II Classe con spade dell'Ordine del Leone di Zähringen - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'onore della Grande Guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere dell'Ordine della Croce di Ferro - nastrino per uniforme ordinaria
— 30 luglio 1941
Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia dell'Ordine della Croce di Ferro - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 dicembre 1942
Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade dell'Ordine della Croce di Ferro - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 ottobre 1944
Medaglia di lungo servizio militare nella Wehrmacht di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Collare dell'Ordine Pro Merito Melitensi (Sovrano Militare Ordine di Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
  • Alman, Karl (2008). Panzer vor - Die dramatische Geschichte der deutschen Panzerwaffe und ihre tapferen Soldaten. Würzburg, Germany: Flechsig Verlag. ISBN 978-3-88189-638-2.
  • Berger, Florian (2000). Mit Eichenlaub und Schwertern. Die höchstdekorierten Soldaten des Zweiten Weltkrieges (With oak leaves and swords: the highest decorated soldiers of World War II). Selbstverlag Florian Berger. ISBN 3-9501307-0-5.
  • Fellgiebel, Walther-Peer (2000). Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 (The holders of the Knight's Cross of the Iron Cross, 1939–1945). Friedburg, Germany: Podzun-Pallas. ISBN 3-7909-0284-5.
  • Schaulen, Fritjof (2003). Eichenlaubträger 1940-1945. Zeitgeschichte in Farbe, I, Abraham - Huppertz (in German). Selent, Germany: Pour le Mérite. ISBN 3-932381-20-3.
  • Scherzer, Veit (2007). Ritterkreuzträger 1939-1945. Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives (in German). Jena, Germany: Scherzers Militaer-Verlag. ISBN 978-3-938845-17-2.

Collegamenti esterni

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Predecessore Comandante della 24. Panzer-Division Successore
Arno von Lenski marzo 1943 – agosto 1944 Gustav-Adolf von Nostitz-Wallwitz

Predecessore Comandante del XLVIII. Panzerkorps Successore
Fritz-Hubert Gräser 20 settembre 1944 – 31 marzo 1945 Wolf Hagemann
Controllo di autoritàVIAF (EN8185542 · ISNI (EN0000 0003 8584 3658 · GND (DE118878263
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