Abel Parentini Posse (Córdoba, 7 gennaio 1934 – Buenos Aires, 14 aprile 2023[1]) è stato uno scrittore, diplomatico e giornalista argentino.
Studiò diritto presso l'Università di Buenos Aires, dove si laureò nel 1958. Trasferitosi nel 1959 a Parigi, completò la propria formazione presso La Sorbona, dove si dedicherà agli studi di materie letterarie. Entrato nel 1965 in carriera diplomatica, dopo aver ricoperto incarichi di responsabilità a Mosca e Gerusalemme, venne nominato prima console generale a Venezia (1973), poi ambasciatore a Praga, Lima ed infine a Madrid [2].
Esordì nel 1968 con il romanzo Los bogavantes, che ottenne lusinghieri riconoscimenti da parte della critica (4º posto al Premio Planeta) e del pubblico. Seguiranno: Daimán, grande affresco storico dell'America ispanica e I cani del paradiso, con cui vinse il Premio Rómulo Gallegos, fra i più prestigiosi riconoscimenti letterari in America Latina. Della sua produzione più recente si segnalano Los Cuadernos de Praga, tradotti e pubblicati anche in Italia sotto il nome di Diari di Praga e incentrati sulla figura del Che Guevara. Di un certo rilievo fu anche la sua attività di giornalista. Fin dagli anni settanta fu infatti collaboratore del quotidiano spagnolo El País e del giornale argentino La Nación.
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