Focke-Wulf Fw 58

Focke-Wulf Fw 58 Weihe
Un Focke-Wulf Fw 58 C (a destra) parcheggiato in un campo d'aviazione.
Descrizione
Tipoaereo multiruolo
Equipaggio3
ProgettistaKurt Tank
CostruttoreGermania (bandiera) Focke-Wulf
Brasile (bandiera) Fábrica do Galeão
Data primo volo18 gennaio 1935
Utilizzatore principaleGermania (bandiera) Luftwaffe
Esemplari1 350 + 25 costruiti su licenza
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza14,20 m
Apertura alare21,00 m
Altezza4,50 m
Superficie alare47,00
Peso a vuoto1 970 kg
Peso carico2 900 kg
Peso max al decollo3 600 kg
Propulsione
Motore2 Argus As 10C
Potenza240 PS (180 kW) a 2 000 giri/min
Prestazioni
Velocità max270 km/h in quota
254 km/h al livello del mare
Velocità di crociera238 km/h
Autonomia610 km
Tangenza5 400 m
Armamento
Mitragliatrici2 MG 17 calibro 7,92 mm
Notedati riferiti alla versione Fw 58 B-2

i dati sono estratti da Уголок неба[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia
Un Fw 58 in Russia, gennaio 1942.

Il Focke-Wulf Fw 58 Weihe (albanella in lingua tedesca) fu un bimotore ad ala bassa a semisbalzo multiruolo prodotto essenzialmente dall'azienda tedesca Focke-Wulf Flugzeugbau AG negli anni trenta.

Sebbene progettato a scopi militari, essenzialmente come aereo da addestramento avanzato utilizzato nelle scuole di volo della Luftwaffe ma anche come aereo da trasporto leggero ed aeroambulanza, ne venne prodotta una versione civile di linea.

Storia del progetto

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L'Fw 58 fu realizzato dalla Focke-Wulf Flugzeugwerke AG nel 1935 su progetto dell'ing. Kurt Tank, per soddisfare una specifica richiesta del Reichsluftfahrtministerium di dotare le scuole di volo della Luftwaffe di un aereo da addestramento avanzato. Lo scopo era di creare un velivolo dotato di doppi comandi capace di istruire i piloti all'uso di un bimotore e di postazioni per la preparazione dei mitraglieri. Successivamente, con la versione C, venne impiegato anche istruire gli operatori nell'uso dei radar di navigazione e per il volo cieco e notturno.

Il velivolo era a costruzione mista, con la fusoliera realizzata in tubi d'acciaio saldati e ricoperta da pannelli in duralluminio e legno. Questa presentava una cabina di pilotaggio chiusa a due posti affiancati e, nelle versioni militari di due abitacoli aperti, entrambi dotati di mitragliatrici MG 15 da 7,92 mm, uno in posizione dorsale ed uno posizionato sul muso. Successivamente quest'ultimo venne integrato nella fusoliera grazie ad un muso vetrato che aumentò la penetrazione aerodinamica del velivolo. Nelle versioni civili la fusoliera era completamente chiusa ed muso vetrato era sostituito da un muso convenzionale.

L'ala era bassa, con una configurazione moderatamente ad ali di gabbiano rovesciate, collegate nella parte centrale alla fusoliera grazie ad una centina (ala a semisbalzo). La parte posteriore terminava in un piano di coda caratterizzata dall'impennaggio ad un'unica deriva e stabilizzatori in posizione alta ed avanzata. Il carrello era triciclo, anteriormente completamente retrattile nelle gondole motore e con un ruotino fisso posteriore.

La motorizzazione era affidata ad una coppia di Argus As 10C, un otto cilindri a V rovesciata di 90°, della potenza di 240 CV (180 kW) ciascuno, i quali erano dotati di due eliche bipale in legno. L'accensione era affidata ad un impianto di aria compressa o tramite azionamento manuale. In alternativa all'Argus era previsto l'utilizzo del similare Hirth HM 508D.

Impiego operativo

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La versione civile, la Fw 58 D-1, era in grado di trasportare 6 passeggeri. Realizzata in 4 esemplari venne acquisita nel 1938/1929 dalla compagnia aerea Deutsche LuftHansa[2] ed impiegata su rotte a medio raggio.

La Svezia acquistò quattro esemplari versione Fw 58 C, redesignati localmente P 6, per essere utilizzati dal Rikets allmänna kartverk (ora Lantmäteriet), l'allora dipartimento cartografico nazionale, per la fotografia aerea del territorio. Benché fossero stati registrati con marche civili, SE-KAA, -KAB, -KAC e –KAD, erano condotti da piloti militari e portavano i contrassegni della Svenska Flygvapnet. L'ultimo esemplare rimase in servizio fino al 1959.[3]

(lista non completa)

Fw 58 V1
primo prototipo
Fw 58 V2
prototipo
Fw 58 V3
D-ABUO (W.Nr.000802); prototipo della versione A militare con abitacolo aperto sul muso dotato di MG 15 per il mitragliere.
Fw 58 V4
prototipo della versione B.
Fw 58 A-0
versione passeggeri.
Fw 58 A-1
versione per l'addestramento al volo cieco.
Fw 58 B-0
D-AHOT; modello di preserie della versione B.
Fw 58 B-1
versione di produzione in serie, da addestramento, da collegamento ed autoambulanza.
Fw 58 B-2
versione con muso vetrato e dotato di mitragliatrici MG 15 da 7,92 mm nel muso e nell'abitacolo dorsale per l'addestramento al tiro.
Fw 58 C
versione di serie introdotta nel 1938, dotata di motorizzazione Argus As 10C o Hirth HM 508D da 260 CV da cui vennero sviluppate quattro sottoversioni nel 1939.
Fw 58 C-1
Fw 58 C-2
Fw 58 C-3
D-AZFA; versione idrovolante.
Fw 58 C-4
Fw 58 D-1
versione civile da trasporto passeggeri.
Fw 58 E-1
versione da collegamento ognitempo.
Fw 58 E-2
versione da collegamento ognitempo dotata di carrello con pattini invernali.
Fw 58 E-3
versione "auxiliary" (?) multiruolo.
Fw 58 F
versione passeggeri.
Fw 58 G
versione aeroambulanza equipaggiato con un apposito portellone laterale per il carico e lo scarico di barelle.
Fw 58 H
prototipo sperimentale.
Fw 58 J
prototipo sperimentale.
Fw 58 K
versione da esportazione.
Fw 58 W
versione idrovolante a scarponi.

Produzione su licenza

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Brasile (bandiera) Brasile
Fábrica do Galeão
25 esemplari di Fw 58 B-2 denominati AT-Fw-1530
Argentina (bandiera) Argentina
operò dal 1936 al 1941 con 3 esemplari nel ruolo di aereo da ricognizione.[4]
Austria (bandiera) Austria
Brasile (bandiera) Brasile
Bulgaria (bandiera) Bulgaria
operò con 8 esemplari versioni Fw 58 B-1/E-1, designati localmente "Gulub", acquisiti dal 1937 al 1939 e rimasti in servizio fino alla fine degli anni quaranta.[5]
Cina
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
dopo il termine della seconda guerra mondiale gli esemplari ancora operativi della precedente Slovenské vzdušné zbrane vennero acquisiti dall'aeronautica militare cecoslovacca.
Croazia (bandiera) Croazia
Finlandia (bandiera) Finlandia
operò con un esemplare ex Luftwaffe, marche NH+OI, utilizzato nel periodo 1943-1944. Consegnato all'Unione Sovietica venne presumibilmente distrutto.[6]
Germania (bandiera) Germania
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Polonia (bandiera) Polonia
Slovacchia (bandiera) Slovacchia
Romania (bandiera) Romania
Svezia (bandiera) Svezia
operò con 4 esemplari con contrassegni civili ma gestiti dall'aeronautica militare.[3]
Turchia (bandiera) Turchia
Ungheria (bandiera) Ungheria
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Germania (bandiera) Germania

Esemplari attualmente esistenti

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L'unico esemplare integro arrivato ai nostri giorni è quello esposto al Museu Aeroespacial di Rio de Janeiro; si tratta di uno degli esemplari costruiti su licenza in Brasile ed utilizzati nell'allora Serviço de Aviação Militar.

Esiste almeno un relitto semicompleto di un esemplare tedesco, marche TD+QE, ritrovato nel fondo del Lago del Bourget, Francia.[7] Un altro, è attualmente immagazzinato in attesa di restauro al Norsk Luftfartsmuseum di Bodø, in Norvegia.[8]

  1. ^ Focke-Wulf Fw.58 Weihe in Уголок неба.
  2. ^ Focke-Wulf Fw 58 Weihe in LuftArchiv.de.
  3. ^ a b (EN) Lars Henriksson, P 6 - Focke Wulf Fw 58C-2 "Weihe" (1938-1959), su Military Aviation In Sweden, http://www.avrosys.nu/aircraft/index.htm, 2 gennaio 2008. URL consultato il 22 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
  4. ^ (ES) Carlos Ay, Fuerza Aérea - Flota de aeronaves, su Aereomilitaria Argentina, http://www.aeromilitaria.com.ar/index.htm, 21 aprile 2009. URL consultato il 22 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2006).
  5. ^ (EN) John Hayles, Bulgarian Air Force, su aeroflight, http://www.aeroflight.co.uk/index.html, 3 luglio 2005. URL consultato il 22 marzo 2010.
  6. ^ (FI) Heinonen, Timo. Thulinista Hornetiin - 75 vuotta Suomen ilmavoimien lentokoneita. Tikkakoski: Keski-Suomen ilmailumuseo, 1992. ISBN 951-95688-2-4.
  7. ^ (DE) Oliver Meise, Das fliegende Klassenzimmer, su Taucher.Net, http://www.taucher.net/index.html, 2005. URL consultato il 22 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2009).
  8. ^ (EN) Storage Aircraft, su Norsk Luftfartsmuseum, http://www.luftfart.museum.no/, 2005. URL consultato il 22 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2007).
  • (DE) Karl R. Pawlas: Luftfahrt-Lexikon. Beitragskennung: 3120-100-1
  • (DE) Rudolf Höfling: Die letzte Weihe. In: Flugzeug Classic. Nr. 8, 2006, ISSN 1617-0725, S. 24-29.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Galleria d'immagini

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