Diocesi di Tournai Dioecesis Tornacensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Malines-Bruxelles | ||
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Vescovo | Guy Harpigny | ||
Presbiteri | 247, di cui 189 secolari e 58 regolari 2.871 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 76 uomini, 287 donne | ||
Diaconi | 39 permanenti | ||
Abitanti | 1.345.947 | ||
Battezzati | 709.301 (52,7% del totale) | ||
Stato | Belgio | ||
Superficie | 3.813 km² | ||
Parrocchie | 547 | ||
Erezione | V secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Notre-Dame | ||
Santi patroni | Sant'Eleuterio | ||
Indirizzo | 1 place de l'Evêché, B-7500 Tournai, Belgique | ||
Sito web | www.diocese-tournai.be | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Belgio | |||
La diocesi di Tournai (in latino: Dioecesis Tornacensis) è una sede della Chiesa cattolica in Belgio suffraganea dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles. Nel 2022 contava 709.301 battezzati su 1.345.947 abitanti. È retta dal vescovo Guy Harpigny.
La diocesi comprende la provincia dell'Hainaut.
Sede vescovile è la città di Tournai dove si trova la cattedrale di Nostra Signora (Notre-Dame). Nel territorio diocesano si trovano anche tre basiliche minori: Notre-Dame de Bonne Espérance a Vellereille-les-Brayeux nel comune di Estinnes; Notre-Dame de Bonsecours a Bon-Secours nel comune di Péruwelz; Notre-Dame de Tongre a Tongre-Notre-Dame nel comune di Chièvres.
Il territorio si estende su 3.813 km² ed è suddiviso in 547 parrocchie.
Nella seconda metà del III secolo san Piatone evangelizzò Turnacum, l'odierna Tournai, nel territorio dei Menapi. Secondo la tradizione sarebbe stato il primo vescovo, anche se manca un riscontro documentale. Le successive invasioni barbariche del IV secolo cancellarono la vita cristiana di Tournai, fino alla fine del V secolo.
La diocesi è stata eretta nel primo terzo del VI secolo da san Remigio, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Reims, di cui divenne suffraganea. È tuttavia incerto se Tournai ebbe all'inizio dei vescovi propri, distinti da quelli di Noyon. La tradizione riconosce come vescovo certo di Tournai sant'Eleuterio; dopo di lui, all'epoca di san Medardo, le due diocesi sarebbero state unite, benché non fossero contigue.[1] Secondo Duchesne invece[2] l'unione sarebbe avvenuta alla fine del VI secolo o all'inizio del VII; infatti, dopo sant'Eleuterio, lo storico bretone riconosce come possibili vescovi di Tournai: Agrezio, episcopus Toronnicae, che prese parte ai concili di Orléans del 549 e di Parigi del 552; e un vescovo anonimo, di cui parla Gregorio di Tours, in occasione dell'assedio di Tournai nel 577.
Il vescovo Acario di Noyon, nella prima metà del VII secolo, si occupò attivamente della rievangelizzazione del territorio di Tournai, favorendo l'attività missionaria del vescovo itinerante sant'Amando, che in seguito venne nominato vescovo di Maastricht. Il successore di Acario, sant'Eligio, si recò di persona nel territorio tornacense, per continuare l'opera di Amando nella lotta contro il paganesimo, ancora molto attivo in quelle terre.
Nel 1146, su richiesta del canonico Letbert le Blond e dell'abate Hériman di San Martino, e grazie all'appoggio di san Bernardo, Tournai si divise dalla diocesi di Noyon; primo vescovo fu Anselmo, abate di San Vincenzo di Laon, consacrato nello stesso anno. Contestualmente fu edificata la nuova cattedrale, che venne consacrata il 9 maggio 1171.
La diocesi era molto grande ed era delimitata dalla diocesi di Thérouanne ad ovest, da quella di Arras a sud-ovest, dalla diocesi di Cambrai ad est e da quella di Utrecht a nord.
Al momento della restaurazione della sede comprendeva certamente due arcidiaconati, quello di Tournai e quello delle Fiandre. Alla fine del XIII secolo quest'ultimo fu diviso in due, dando origine agli arcidiaconati di Bruges e di Gand. Nel XIV secolo i tre arcidiaconati comprendevano 12 decanati:[3]
Dal 1483 al 1505 ebbe luogo lo scisma di Tournai: il papa elesse tre vescovi in successione, mentre il capitolo, in accordo con il re di Francia, oppose un vescovo di nomina capitolare, la cui morte pose termine allo scisma.
Con la riorganizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi operata da papa Paolo IV con la bolla Super Universas del 12 maggio 1559, furono create le diocesi di Bruges e di Gand scorporando i due arcidiaconati omonimi dal territorio dalla diocesi di Tournai, che contestualmente divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Cambrai.
Durante la dominazione spagnola, che durò dal 1521 al 1667, continuò ad avere vescovi originari della regione, mentre la conquista della città da parte dei francesi impose sulla cattedra di Tournai prelati francesi, fino a quando nel 1713 il Trattato di Utrecht sancì la dominazione germanica.
Durante l'episcopato di Gilbert de Choiseul († 1689) fu istituito il seminario diocesano. Dal 1808 il seminario occupa l'ex collegio dei Gesuiti, arrivati a Tournai nel 1554.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Malines. Il territorio fu fatto coincidere con il dipartimento francese di Jemmapes, oggi non più esistente e sostituito nel 1830 dalla provincia belga dell'Hainaut; questo comportò l'annessione di circa 400 parrocchie sottratte ai territori delle sedi di Liegi e di Cambrai (alla quale però cedette tutti i territori facenti parte del dipartimento del Nord).
Nel 1967 il territorio diocesano è stato ingrandito con l'arrondissement di Mouscron, che apparteneva alla diocesi di Bruges.[4]
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.345.947 persone contava 709.301 battezzati, corrispondenti al 52,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
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battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 1.248.000 | 0,0 | 1.430 | 1.150 | 280 | 0 | 900 | 4.500 | 554 | ||
1969 | 1.130.000 | 1.331.677 | 84,9 | 1.574 | 1.165 | 409 | 717 | 709 | 3.981 | 519 | |
1980 | 1.182.000 | 1.313.294 | 90,0 | 1.272 | 937 | 335 | 929 | 22 | 335 | 3.100 | 584 |
1990 | 1.000.000 | 1.271.649 | 78,6 | 934 | 663 | 271 | 1.070 | 37 | 271 | 1.735 | 584 |
1999 | 950.000 | 1.284.347 | 74,0 | 681 | 518 | 163 | 1.395 | 33 | 189 | 1.190 | 584 |
2000 | 920.000 | 1.284.347 | 71,6 | 649 | 490 | 159 | 1.417 | 33 | 160 | 1.230 | 584 |
2001 | 910.000 | 1.280.427 | 71,1 | 620 | 477 | 143 | 1.467 | 34 | 143 | 1.102 | 584 |
2002 | 900.000 | 1.284.761 | 70,1 | 593 | 456 | 137 | 1.517 | 39 | 137 | 1.075 | 584 |
2003 | 900.000 | 1.279.823 | 70,3 | 570 | 440 | 130 | 1.578 | 36 | 130 | 1.042 | 624 |
2004 | 900.000 | 1.279.467 | 70,3 | 548 | 418 | 130 | 1.642 | 34 | 130 | 992 | 584 |
2010 | 904.905 | 1.291.850 | 70,0 | 460 | 366 | 94 | 1.967 | 34 | 238 | 684 | 576 |
2014 | 994.000 | 1.328.760 | 74,8 | 366 | 277 | 89 | 2.715 | 38 | 178 | 480 | 575 |
2017 | 650.000 | 1.337.759 | 48,6 | 286 | 208 | 78 | 2.272 | 40 | 158 | 380 | 572 |
2020 | 708.400 | 1.344.241 | 52,7 | 273 | 202 | 71 | 2.594 | 39 | 87 | 360 | 550 |
2022 | 709.301 | 1.345.947 | 52,7 | 247 | 189 | 58 | 2.871 | 39 | 76 | 287 | 547 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 849145858165023022476 · SBN BVEV074202 |
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