Nacque a Genova il 16 febbraio 1603 e sulla sua vita non si hanno molte notizie biografiche. Compì un viaggio di perfezionamento a Roma; di ritorno a Genova, forte delle novità pittoriche apprese nel suo soggiorno romano, insieme al fratello affrescò gli interni della chiesa del Gesù.
La prima opera datata è la tela con S. Giacomo che apre le porte di Coimbra dipinta per l'oratorio di San Giacomo alla Marina nel 1632[1]. Le sue imprese più impegnative a Genova furono le vastissime decorazioni ad affresco delle volte della basilica di san Siro e dell'Annunziata del Vastato. Fra le commissioni più prestigiose, vi fu la decorazione della cappella del Doge di Palazzo ducale. Fra le numerose decorazioni di interni di palazzi patrizi, il suo capolavoro è ritenuta la decorazione ad affresco della volta della galleria del palazzo Ayrolo Negrone alle Fontane Marose, Leggenda di Enea, ispirata all'opera con lo stesso soggetto realizzata da Pietro da Cortona in Palazzo Pamphili a Roma. Le tele, realizzate negli oltre quarant'anni di attività, sono numerosissime.
La sua attività pittorica sarà proseguita dal figlio Giovanni Andrea (Genova, 1639 - 1697), la cui arte si modellerà anch'essa sugli esempi della contemporanea pittura romana.
1645 circa - Certosa di Pavia, chiesa della Certosa, pale d'altare e affreschi: Visione di San Giovanni Battista, San Giovanni Battista rimprovera Erode;
Gavi Ligure, chiesa di San Giacomo Maggiore, Santissima Trinità con San Gerolamo e San Francesco da Paola;
1655 - Genova, Palazzo Ducale, ciclo di affreschi: Antefatti storici della città; La Madonna regina di Genova e i santi protettori della Repubblica; Giove e Astrea;
1663 - Genova, basilica della Santissima Annunziata del Vastato, affreschi (i Miracoli della Madonna e Tre miracoli di San Bernardino);
1665 - Genova, basilica della Santissima Annunziata del Vastato, affreschi: San Bonaventura riceve il cappello cardinalizio da un angelo, il Santo resuscita un bambino, il Santo riceve l'eucaristia dagli angeli;
1668 - Genova, basilica della Santissima Annunziata del Vastato, olio su tela: Miracolo del beato Salvatore da Horta;
1669 - Genova, basilica della Santissima Annunziata del Vastato, pala d'altare, olio su tela. San Pietro d'Alcantara;
1670 - Genova, basilica della Santissima Annunziata del Vastato, affreschi;
1676 - Bosco Marengo, convento di Santa Croce dei domenicani, chiostro, affresco: Tre storie della vita di San Domenico di Guzmán;
1676 - Genova, chiesa di San Siro dei padri Teatini, affreschi: Predicazione di San Matteo, Santa Rosa da Lima in adorazione della Madonna e la Comunione miracolosa di Santa Caterina da Siena, Trionfo dell'Agnello mistico (distrutto).
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Palazzo del marchese Giacomo Spinola, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).