Arcidiocesi di Buenos Aires

Arcidiocesi di Buenos Aires
Archidioecesis Bonaërensis
Chiesa latina
 
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Avellaneda-Lanús, Gregorio de Laferrere, Lomas de Zamora, Morón, Quilmes, San Charbel en Buenos Aires (maroniti), San Isidro, San Justo, San Martín, San Miguel, Santa Maria del Patrocinio in Buenos Aires (ucraini)
 
Arcivescovo metropolitaJorge Ignacio García Cuerva
AusiliariJoaquín Mariano Sucunza[1],
Alejandro Daniel Giorgi[2],
Sergio Iván Dornelles[3],
Pedro Bernardo Cannavó[4],
Alejandro Daniel Pardo[5]
Arcivescovi emeriticardinale Mario Aurelio Poli
Presbiteri548, di cui 441 secolari e 107 regolari
5.136 battezzati per presbitero
Religiosi224 uomini, 1.430 donne
Diaconi8 permanenti
 
Abitanti3.075.646
Battezzati2.815.000 (91,5% del totale)
StatoArgentina
Superficie205 km²
Parrocchie186
 
Erezione6 aprile 1620
Ritoromano
CattedraleSantissima Trinità
Santi patroniSan Martino di Tours
Santa Chiara
San Savino di Spoleto
San Bonifacio di Tarso
IndirizzoRivadavia 415, C1002AAC Buenos Aires, Argentina
Sito webwww.arzbaires.org.ar
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Argentina
Interno della cattedrale.

L'arcidiocesi di Buenos Aires (in latino Archidioecesis Bonaërensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Argentina. Nel 2022 contava 2.815.000 battezzati su 3.075.646 abitanti. È retta dall'arcivescovo Jorge Ignacio García Cuerva.

L'arcidiocesi comprende l'isola di Martín García e la città di Buenos Aires, dove si trova la cattedrale della Santissima Trinità.

Il territorio si estende su 205 km² ed è suddiviso in 186 parrocchie, raggruppate in 20 decanati e 4 vicariati zonali (Flores, Devoto, Belgrano e Centro).

Basiliche minori

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Nella città di Buenos Aires si trovano 15 basiliche minori:

  • basilica di Nostra Signora del Soccorso
  • basilica del Santissimo Sacramento
  • basilica di San Nicola di Bari
  • basilica di Sant'Antonio da Padova
  • basilica santuario di Santa Rosa da Lima
  • basilica di San Francesco
  • basilica di Nostra Signora della Mercede
  • basilica di Maria ausiliatrice e di San Carlo Borromeo
  • basilica dello Spirito Santo
  • basilica di San Giuseppe di Flores
  • basilica di Nostra Signora del Pilar
  • basilica di Nostra Signora di Buenos Aires
  • basilica di Nostra Signora della Pietà
  • basilica di Nostra Signora del Rosario
  • basilica del Sacro Cuore di Gesù

Provincia ecclesiastica

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La provincia ecclesiastica di Buenos Aires, istituita nel 1865, comprende 12 suffraganee, di cui 2 di rito orientale:

La diocesi di Buenos Aires[6] fu eretta da papa Paolo V il 6 aprile 1620, ricavandone il territorio dalla diocesi del Paraguay (oggi arcidiocesi di Asunción). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre). Il papa comunicò l'erezione della nuova diocesi al clero della città di Buenos Aires con la lettera Hodie ecclesie pubblicata lo stesso giorno dell'erezione della sede portegna.

Il 14 agosto 1832 e il 13 giugno 1859 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente del vicariato apostolico di Montevideo e della diocesi di Paraná (oggi arcidiocesi).

Il 5 marzo 1865 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Immutabili di papa Pio IX.

Il 16 novembre 1883 ha ceduto porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico della Patagonia settentrionale e della prefettura apostolica della Patagonia Meridionale. La maggior parte di questi territori, ossia le province di Río Negro, Chubut, Santa Cruz e Terra del Fuoco, ritornarono all'arcidiocesi di Buenos Aires nel 1909.

Il 15 febbraio 1897 e il 20 aprile 1934 ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di La Plata (oggi arcidiocesi) e di Viedma.

Il 29 gennaio 1936, in forza del decreto Cum ecclesiastica provincia della Congregazione Concistoriale, papa Pio XI concesse agli arcivescovi di Buenos Aires il titolo di primate d'Argentina,[7] titolo che papa Francesco il 22 luglio 2024 ha trasferito agli arcivescovi di Santiago del Estero.[8]

Il 5 maggio 1967 in forza della bolla Qui divino consilio di papa Paolo VI la provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Buenos Aires si è ingrandita, estendendosi alle diocesi di Avellaneda (oggi diocesi di Avellaneda-Lanús) e di Lomas de Zamora, che erano appartenute alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di La Plata.[9]

Il 13 marzo 2013 l'arcivescovo di Buenos Aires cardinale Jorge Mario Bergoglio è stato eletto papa con il nome di Francesco.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Beato Pedro Carranza Salinas, O.Carm. † (6 aprile 1620 - 29 novembre 1632 deceduto)
  • Cristóbal de Aresti Martínez de Aguilar, O.S.B. † (3 dicembre 1635 - fine 1638 o fine 1639 deceduto)
    • Sede vacante (1638/1639-1642)
  • Cristóbal de la Mancha y Velazco, O.P. † (13 gennaio 1642 - 7 aprile 1673 deceduto)
    • Sede vacante (1673-1676)
  • Antonio de Azcona Imberto † (19 ottobre 1676 - 19 febbraio 1700 deceduto)
    • Sede vacante (1700-1713)
  • Pedro de Fajardo (o Guajardo), O.SS.T. † (22 maggio 1713 - 16 dicembre 1729 deceduto)
  • Juan de Arregui, O.F.M. † (22 novembre 1730 - 19 dicembre 1736 deceduto)
  • José de Peralta Barrionuevo y Rocha Benavídez, O.P. † (23 giugno 1738 - 14 giugno 1746 nominato vescovo di La Paz)
    • José Cayetano Pacheco y Cárdenas † (19 settembre 1746 - febbraio o 3 marzo 1747 deceduto) (vescovo eletto)
  • Cayetano Marcellano y Agramont † (21 aprile 1749 - 23 maggio 1757 nominato vescovo di Trujillo)
  • José Antonio Basurco y Herrera † (23 maggio 1757 - 5 febbraio 1761 deceduto)
  • Manuel Antonio de la Torre † (14 giugno 1762 - 20 ottobre 1776 deceduto)
  • Sebastián Malvar y Pinto, O.F.M. † (15 dicembre 1777 - 15 dicembre 1783 nominato arcivescovo di Santiago di Compostela)
  • Manuel Azamor y Ramírez † (27 giugno 1785 - 2 ottobre 1796 deceduto)
    • Pedro Inocencio Bejarano † (18 dicembre 1797 - 23 febbraio 1801 nominato vescovo di Sigüenza) (vescovo eletto)
  • Benito Lué y Riega † (9 agosto 1802 - 22 marzo 1812 deceduto)
    • Sede vacante (1812-1829)
    • Mariano Medrano y Cabrera † (7 ottobre 1829 - 2 luglio 1832 nominato vescovo) (vicario apostolico)[10]
  • Mariano Medrano y Cabrera † (2 luglio 1832 - 7 aprile 1851 deceduto)
    • Sede vacante (1851-1854)
  • Mariano José de Escalada Bustillo y Zeballos † (23 giugno 1854 - 28 luglio 1870 deceduto)
    • Sede vacante (1870-1873)
  • Federico León Aneiros (Aneyros) † (25 luglio 1873 - 3 settembre 1894 deceduto)
  • Vladislas Castellano † (12 settembre 1895 - 6 febbraio 1900 deceduto)
  • Mariano Antonio Espinosa † (31 agosto 1900 - 8 aprile 1923 deceduto)[11]
    • Sede vacante (1923-1926)
  • José María Bottaro y Hers, O.F.M. † (9 settembre 1926 - 20 ottobre 1932 dimesso[12])
  • Santiago Luis Copello † (20 ottobre 1932 - 25 marzo 1959 dimesso)
  • Fermín Emilio Lafitte † (25 marzo 1959 succeduto - 8 agosto 1959 deceduto)
  • Antonio Caggiano † (15 agosto 1959 - 22 aprile 1975 ritirato)
  • Juan Carlos Aramburu † (22 aprile 1975 succeduto - 10 luglio 1990 ritirato)
  • Antonio Quarracino † (10 luglio 1990 - 28 febbraio 1998 deceduto)
  • Jorge Mario Bergoglio, S.I. (28 febbraio 1998 succeduto - 13 marzo 2013 eletto papa con il nome di Francesco)
  • Mario Aurelio Poli (28 marzo 2013 - 26 maggio 2023 ritirato)
  • Jorge Ignacio García Cuerva, dal 26 maggio 2023

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 3.075.646 persone contava 2.815.000 battezzati, corrispondenti al 91,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 3.200.000 3.600.000 88,9 886 366 520 3.611 4.650 119
1959 3.301.000 3.842.000 85,9 952 413 539 3.467 791 3.720 135
1965 2.693.000 3.226.900 83,5 973 423 550 2.767 900 3.800 148
1970 2.700.000 3.100.000 87,1 904 404 500 2.986 800 3.470 152
1976 2.700.000 3.000.000 90,0 933 383 550 2.893 910 2.900 158
1980 2.784.000 3.190.000 87,3 806 256 550 3.454 1.016 2.970 162
1990 3.096.000 3.336.000 92,8 877 432 445 3.530 2 956 2.134 175
1999 3.506.000 3.826.000 91,6 915 504 411 3.831 3 841 2.011 181
2000 3.506.000 3.826.000 91,6 848 468 380 4.134 5 750 1.687 182
2001 2.750.000 3.043.431 90,4 851 464 387 3.231 5 697 1.735 182
2002 2.500.000 2.729.610 91,6 837 465 372 2.986 6 652 1.711 182
2003 2.500.000 2.729.610 91,6 877 469 408 2.850 4 771 1.537 182
2004 2.500.000 2.729.610 91,6 884 462 422 2.828 4 755 1.611 182
2006 2.554.000 2.789.000 91,6 886 460 426 2.882 6 756 1.638 183
2011 2.647.000 2.891.082 91,6 834 469 365 3.173 7 647 1.732 186
2012 2.671.000 2.917.000 91,6 791 471 320 3.376 11 488 1.383 186
2015 2.750.000 3.003.000 91,6 766 443 323 3.590 12 473 1.426 186
2018 2.837.175 3.099.290 91,5 822 458 364 3.451 8 504 1.401 186
2020 2.893.860 3.162.215 91,5 762 444 318 3.797 6 435 1.430 186
2022 2.815.000 3.075.646 91,5 548 441 107 5.136 8 224 1.430 186
  1. ^ Vescovo titolare di Saetabis.
  2. ^ Vescovo titolare di Summa.
  3. ^ Vescovo titolare di Eguga.
  4. ^ Vescovo titolare di Idassa.
  5. ^ Vescovo titolare di Fissiana.
  6. ^ Nella bolla di erezione la diocesi portava il nome di chiesa della Santissima Trinità del porto di Buenos Aires (Lavalle-Poli, Un documento original la bula Ad clerum de la diócesis de Buenos Aires, p. 123).
  7. ^ El Papa transfiere el título de 'Sede Primada' de la Argentina a Santiago del Estero, su aica.org, AICA. Agencia Informativa Católica Argentina, 22 luglio 2024. URL consultato il 22 luglio 2024.
  8. ^ Rinunce e nomine. Elevazione della Diocesi di Santiago del Estero (Argentina) al rango di Arcidiocesi e nomina del primo Arcivescovo, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 22 luglio 2024. URL consultato il 22 luglio 2024.
  9. ^ Bolla Qui divino consilio, AAS 59 (1967), pp. 1107-1108.
  10. ^ Il 7 ottobre 1829 fu nominato vicario apostolico e vescovo titolare di Aulon.
  11. ^ Destinatario dell'epistola Et Petrianam di papa Pio X.
  12. ^ Nominato arcivescovo titolare di Macra.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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