Shuntarō Tanikawa (谷川 俊太郎?, Tanikawa Shuntarō; Tokyo, 15 dicembre 1931 – 13 novembre 2024[1]) è stato un poeta, scrittore e traduttore giapponese.
Nacque a Suginami, all'epoca città e divenuto quartiere di Tokyo nel 1943, figlio del filosofo Tetsuzō Tanikawa.
Nel corso della sua carriera scrisse oltre sessanta opere poetiche, oltre a tradurre in lingua giapponese Peanuts di Charles Schulz e le filastrocche di Mamma Oca. Vincitore nel 1989 dell'American Book Awards con Floating the River in Melancholy[2], per i suoi contributi nell'ambito della letteratura per bambini venne candidato nel 2008 al Premio Hans Christian Andersen.[3] Tradusse in giapponese anche Guizzino (1963), libro di Leo Lionni.
Contribuì alla realizzazione del film documentario Le olimpiadi di Tokyo e scrisse il testo di una canzone presente nel film d'animazione Il castello errante di Howl. Assieme a Jerome Rothenberg e Hiromi Itō realizzò inoltre poesie collaborative in stile renshi, una forma resa celebre da Makoto Ōoka.[4]
Fu tra i poeti giapponesi più letti e apprezzati[5][6] e infatti numerosi suoi lavori furono tradotti in lingua inglese.
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