Tanith Lee (Londra, 19 settembre 1947 – East Sussex, 24 maggio 2015) è stata una scrittrice inglese di narrativa fantasy, fantascientifica e dell'orrore.
Figlia dei ballerini Bernard e Hylda Lee, Tanith Lee trascorse la sua infanzia in varie città del Regno Unito, trasferendosi in base agli ingaggi dei genitori; durante la scuola dell'obbligo fu spesso vittima di bullismo e faticò ad alfabetizzarsi perché affetta da una leggera forma di dislessia, ma superò l'ostacolo grazie al supporto del padre nello studio. Pur non essendo abbienti i coniugi Lee misero a disposizione della figlia una notevole biblioteca di brossure, comprendente fra le altre opere di William Shakespeare, Bram Stoker, Saki e Theodore Sturgeon; Lee in tal modo si appassionò precocemente alla letteratura fantastica, alla storia e allo studio delle religioni.
Dopo essersi diplomata alla Prendergast Grammar School for Girls nel 1966, Lee frequentò per un anno il Croydon Art College, ma decise ben presto di abbandonare gli studi e lavorare come archivista, assistente bibliotecaria, commessa e cameriera; già nel 1968, però, la giovane scrittrice riuscì a vendere il brevissimo racconto "Eustache" alla casa editrice Pan Books, che lo pubblicò nell'antologia The Ninth Pan Book of Horror Stories, e fece stampare a proprie spese un volumetto contenente il racconto The Betrothed.
Nei primi anni Settanta Lee riuscì finalmente a pubblicare presso l'editore Macmillan il romanzo fantasy per bambini The Dragon Hoard (1971), il racconto illustrato dal titolo Animal Castle (1972) e la raccolta di fiabe Princess Hynchatti and Some Other Surprises (1972), componendo nel frattempo un romanzo per adulti di genere planetary romance intitolato Nata dal vulcano (The Birthgrave); quest'opera venne inizialmente rifiutata da tutti i maggiori editori britannici e fu finalmente opzionata nel 1975 da DAW Books, la prima compagnia statunitense a pubblicare esclusivamente narrativa speculativa. Grazie al suo contratto con DAW, Lee poté diventare una romanziera professionista e nei successivi vent'anni produsse un abbondante corpus destinato sia all'infanzia sia al pubblico maturo, spaziando per tutte le forme della prosa di genere; nel 1987, inoltre, si legò sentimentalmente allo scrittore e artista John Kaiine e lo sposò nel 1992. Nel corso di questo quindicennio l'autrice si conquistò un certo numero di premi letterari.
Nei primi anni Duemila Lee conobbe un periodo di difficoltà economica: le principali case editrici sia nordamericane sia britanniche rifiutarono sistematicamente la sua produzione, considerata troppo eccentrica rispetto alle aspettative del mercato; Lee tuttavia continuò a comporre nuove opere e riuscì lentamente a trovare un nuovo bacino di pubblico attraverso gli editori indipendenti, come Egerton House Publishing e Immanion Press. È degno di nota che nel 2008 fu fra gli ospiti d'onore di Eastercon 59 - Orbital 2008, la convention organizzata dalla British National Science Fiction Society a Londra.
La scrittrice è deceduta nella sua casa nell'East Sussex il 24 maggio 2015 all'età di sessantasette anni, dopo una lunga malattia.[1][2]
Tanith Lee ha scritto circa una novantina di romanzi, più di trecento racconti e diverse poesie, tutti contraddistinti da uno stile molto personale ricco di suggestioni coloristiche; potente creatrice di personaggi, l'autrice riesce a dar vita a figure molto complesse e articolate sul piano psicologico, che si evolvono e si trasformano fino a raggiungere una piena comprensione del proprio sé.
Le opere giovanili di Lee denotano un profondo interesse per i temi e gli intrecci di Bildungsroman, per il motivo fantastico della metamorfosi e per i chiaroscuri morali e psicologici: fra i suoi romanzi destinati all'infanzia ed editi da Macmillan, The Dragon Hoard (1971) segue le vicissitudini di un uomo condannato per magia a trasformarsi involontariamente in corvo, Companions on the Road (1975) ha per protagonisti tre banditi perseguitati da una maledizione che cercano disperatamente una possibilità di redenzione, e Il cerchio del tempo (The Winter Players, 1976) mette in scena il viaggio di una giovane sacerdotessa per recuperare delle reliquie rubate e purificare il ladro dai suoi peccati; similmente East of Midnight (1977) è un fantasy a portale il cui eroe deve adattarsi a una società fatata matriarcale, e infine, Shon the Taken (1979) segue le avventure di un emarginato sociale in conflitto sia con la società umana sia con quella degli spiriti. Analogamente, la sua prima opera per adulti edita da DAW Books, il romanzo picaresco Nata dal vulcano (The Birthgrave, 1975), ha per protagonista una fattucchiera amnesiaca che non ricorda nemmeno il proprio nome (da qui l'epiteto di White Witch, "Strega Bianca") e pertanto viaggia per il proprio pianeta in cerca dell'identità che ha perduto, oscillando di episodio in episodio fra gli estremi sociali della solitudine e della fama, della proattività e della passività; la vicenda della Strega Bianca trova poi un corrispettivo speculare in quella di Tuvek-Vazkor, protagonista di Vazkor, figlio di Vazkor (Vazkor, Son of Vazkor, 1977) e La Strega Bianca (Quest for the White Witch, 1978), un ambizioso guerriero la cui esistenza e identità è stata condizionata sin dalla nascita dalle azioni della Strega Bianca. I medesimi temi ed estetiche di Nata dal Vulcano ricorrono anche nel romanzo coevo Il Signore delle tempeste (The Storm Lord, 1976), in cui il protagonista Raldnor deve venire a patti con la propria ascendenza meticcia e con le facoltà sovrumane che lo rendono in potenza un semidio, e anche in questo caso le decisioni di Raldnor si ripercuotono, in Anackire (1983) e The White Serpent (1988), su una generazione più giovane – stavolta entro un intreccio di intrighi di corte e macchinazioni geopolitiche. Maggiormente focalizzati su tematiche sentimentali sono invece i romanzi autoconclusivi Volkhavaar (Volkhavaar, 1977), imperniato sullo scontro fra uno stregone e una maga bianca in un contesto high fantasy, e Sung in Shadow (1983), una rivisitazione fantastica della leggenda di Romeo e Giulietta.
Parallelamente a queste opere dalla trama orizzontale lineare e marcata, Lee volle sviluppare anche una formula di fantasy per adulti sospesa fra il fiabesco e il macabro con il romanzo episodico Il padrone della notte (Night's Master, 1978), primo episodio dei Racconti della Terra Piatta (Tales of the Flat Earth, 1978-1987): una serie ispirata alle Mille e una notte, al ciclo di Zothique di Clark Ashton Smith e alla saga della Terra morente di Jack Vance, in cui gli dèi e semidei di un pantheon immaginario, di matrice araba e mesopotamica, interagiscono con gli esseri umani in una versione fittizia della Terra preistorica; protagonista centrale di questa serie è il demonio Azhrarn, una figura accostabile ai precedenti eroi ed eroine dell'autrice in quanto moralmente ambigua e socialmente liminale, ma caratterizzata inoltre da un inedito orientamento bisessuale e da aspetti di titanismo; un'ispirazione vanciana si rintraccia anche nel coevo ciclo sword & sorcery dell'eroe errante Cyrion (1979-1982), le cui avventure presentano un marcato elemento giallo. Il successivo sviluppo di questo filone fu l'allestimento di raccolte di racconti auto-conclusivi, atti a reinterpretare materiale mitico e fiabesco della tradizione orale (metodologia che accomuna Lee alla conterranea Angela Carter): Red As Blood or Tales from the Sisters Grimmer (1983) rilegge in chiave orrorifica alcune fiabe europee raccolte da Charles Perrault e dai fratelli Grimm; Tamastara or The Indian Nights (1984) attinge alla cultura indiana e la rielabora in varie modalità narrative, dal mistero al fantascientifico; The Gorgon and Other Beastly Tales (1985) antologizza racconti imperniati su animali fantastici e creature mitologiche, andando a formare un bestiario. È riconducibile a questa corrente anche il romanzo Lycanthia, or The Children of Wolves (1981), in cui Lee ripensa le leggende sui lupi mannari presentando la licantropia non tanto come una maledizione, quanto come un ritorno dell'essere umano a un salutare stato di natura.
Accanto a questa vastissima produzione fantasy, Lee pubblicò per DAW Books anche diversi cicli brevi e romanzi auto-conclusivi di fantascienza sociologica: la dilogia delle Cupole (Four-BEE, 1976-1977) è un romanzo di formazione distopico in cui un gruppo di adolescenti reagisce all'edonismo imperante nella propria società adottando atteggiamenti nichilisti, e si contraddistingue stilisticamente per la creazione da parte di Lee di uno slang artificiale parlato dai suoi personaggi; Foresta elettrica (Electric Forest, 1979) delinea il rapporto morboso fra una donna socialmente emarginata e lo scienziato che la tramuta in una cyborg super-umana; la dilogia di Sabella (1980) trapianta i vampiri e gli zombi della tradizione gotica sulle colonie umane di Marte; Il pianeta dell'eterna notte (Day by Night, 1980) si svolge su un pianeta che non ruota sul proprio asse e ha quindi una faccia perpetuamente illuminata e una oscura, e descrive in parallelo le società speculari e antitetiche che abitano i due emisferi; Storia di un amore d'argento (The Silver Metal Lover, 1981) narra la storia d'amore proibita fra una giovinetta e il suo servitore androide; Prigionieri del crepuscolo (Days of Grass, 1985) si svolge sulla Terra dopo una vittoriosa invasione aliena che ha annientato le civiltà umane.
Attorno ai tardi anni Ottanta e i primi anni Novanta Lee si distaccò dalla fantascienza vera e propria e dal fantasy avventuroso ambientato in mondi immaginari e si riorientò su toni più schiettamente macabri e su ambientazioni contemporanee o comunque basate su specifici contesti storici, il che la portò a chiudere il suo lungo contratto con DAW Books e a pubblicare con editori maggiormente specializzati su questi nuovi generi: la sua ultima opera per DAW fu quindi il romanzo A Heroine of the World (1989), la cui ambientazione già ibrida la società vittoriana con il paganesimo classico. Questa nuova fase dell'opera di Lee si aprì a tutti gli effetti con il dittico The Secret Books of Paradys (1988), edito da Unwin Paperbacks e poi espanso in tetralogia per i tipi di Overlook Press (1991-1993), che narra le vicende intrecciate di più abitanti della città incantata di Paradys, una Parigi di un mondo parallelo situata al crocevia fra più dimensioni; la trilogia della Blood Opera (1992-1994), edita congiuntamente da Macdonald e Little, Brown, è invece un thriller soprannaturale collocato nel Regno Unito di fine secolo, in cui la dinastica vampirica degli Scarabae si interfaccia in modo distruttivo con ignari esseri umani; la trilogia di Tanquil (1991-1997), edita congiuntamente da Macmillan e Tor, segna il ritorno di Lee al fantasy per adolescenti e ha come eroina una giovane maga la cui specialità (disprezzata dalla sua società) è riparare ciò che si è danneggiato. A queste tre saghe si affiancarono numerosi romanzi autonomi tutti pubblicati dall'editore Headline, che si distinsero per la varietà di toni e temi: Heart-Beast (1992) è una vicenda di matrice gotica imperniata ancora una volta sul motivo della licantropia; Elephantasm (1993) riprende i temi orientalisti della raccolta Tamastara e mette in scena la maledizione inflitta dalle divinità indù a una famiglia di colonizzatori britannici; Eva Fairdeath (1994) è in realtà un testo giovanile rimasto a lungo inedito e presenta non a caso temi picareschi simili a quelli di Nata dal vulcano, traslati in un'ambientazione post-apocalittica; Reigning Cats and Dogs (1995) è un esempio seminale di steampunk e When the Lights Go Out (1996) afferisce al genere nascente del fantasy mitico. Nello stesso periodo l'autrice realizzò anche un trittico di romanzi entro il filone del fantasy macabro, di fatto in continuità con la propria poetica degli anni Ottanta, entro il quale The Blood of Roses (Legend, 1990) presenta un taglio corale e mitopoietico, Vivia (Little, Brown UK, 1995) adotta toni più gotici e intimistici, e White as Snow (Tor, 2000) è una rivisitazione della fiaba di Biancaneve dalle atmosfere neopagane. Risale a questo fertile periodo pure l'unico romanzo storico di Lee, The Gods Are Thirsty (The Overlook Press, 1996), che ripercorre i fatti della Rivoluzione francese dalla prospettiva del giornalista Camille Desmoulins.
Per quanto riguarda le selezioni di racconti, nei tardi anni Ottanta Lee allestì una crestomazia di narrativa breve nel volume Dreams of Dark and Light: The Great Short Fiction of Tanith Lee (1986), pubblicato dalla prestigiosa Arkham House, e predispose per la casa editrice femminista The Women's Press una selezione di racconti sugli archetipi femminili nella narrativa fantastica, Women as Demons (1989); successivamente pubblicò le raccolte tematiche Forests of the Night (Unwin Hyman, 1989), costruita attorno a un motivo boschivo, e Nightshades: Thirteen Journeys Into Shadow (Headline, 1993), una selezione di testi macabri.
Nei primi anni del Ventunesimo secolo, Lee dovette affrontare, come già accennato in precedenza, una chiusura dei principali editori davanti al suo eclettismo stilistico; da un lato l'autrice riuscì a pubblicare ben tre diverse serie di romanzi per adolescenti, la tetralogia epistolare dei Claidi Journals (Hodder Children's Books, 1998-2002), la trilogia high fantasy del Lionwolf (Tor UK, 2004-2007) e la trilogia ucronica a tema piratesco Piratica (Hodder Children's Books, 2004-2007), ma dall'altro solo una piccola parte della sua produzione per adulti venne opzionata: il romanzo fantasy Mortal Suns (The Overlook Press, 2003), ambientato in una versione immaginaria dell'antica Grecia, un sequel di Storia di un amore d'argento intitolato Metallic Love (Bantam Spectra, 2005), e la tetralogia The Secret Books of Venus (The Overlook Press, 1998-2003), che prosegue concettualmente il ciclo di Paradys narrando una vicenda corale ambientata a Venus, una Venezia alternativa in cui l'alchimia e la filosofia naturale sostituiscono le scienze empiriche. Lee decise dunque di rivolgersi alle case editrici indipendenti e riuscì a stipulare un contratto con Egerton House Publishing, per la quale pubblicò nel 2004 tre diverse opere sospese fra il thriller e la letteratura erotica di matrice LGBT: il giallo realistico Death of the Day fu firmato da Lee con il proprio nome anagrafico, mentre la raccolta di romanzi brevi Fatal Women fu firmata con l'eteronimo di Esther Garber (un'immaginaria romanziera ebrea di cui Lee, nella finzione narrativa, è la stenografa), e 34 rappresenta un'autobiografia della stessa Esther Garber. Già verso il 2007, però, Egerton fallì e per alcuni anni Lee riuscì a pubblicare solamente il romanzo di fantascienza per ragazzi Indigara, or, Jet and Otis Conquer the World (Penguin Books, 2007) e alcune raccolte di racconti, fra le quali Disturbed by Her Songs (Lethe Press, 2010) è firmata congiuntamente da Esther Garber e Judas Garbah, il fratellastro di Esther già apparso come personaggio in 34. Risale a questi anni anche un progetto di ristampare le maggiori saghe fantasy di Lee per l'editore TaLeKa, che però fu sospeso dopo solo sei uscite sulle sedici previste[3].
Negli anni Duemila e dieci Lee riuscì finalmente a ritrovare una certa stabilità economica, allorché la sua collega Storm Constantine, autrice della saga Wraeththu, accettò di ristampare la produzione horror di Lee attraverso la sua casa editrice indipendente, Immanion Press; tali riedizioni furono presto affiancate da nuove opere, quali l'eptalogia di romanzi erotici Colouring Books (2006-2014), il ciclo di racconti di fantasmi Ghosteria (2014), la raccolta di racconti a tema marittimo Legenda Maris (2015) e il volume A Different City (2015), che proseguì il filone di Paradys e Venus con un terzo ciclo fantastico ambientato a Marcheval, una controparte incantata di Marsiglia. Nel medesimo periodo la casa editrice Victor Gollancz Ltd. rilevò i diritti di quasi tutto il catalogo di Lee per riproporlo in formato e-book sul mercato britannico, e analogamente DAW Books e Bantam Spectra iniziarono a ristampare in Nord America tutta la produzione dell'autrice risalente agli anni Settanta e Ottanta, in formato sia digitale sia cartaceo. Come parte di questo nuovo contratto, Lee organizzò per DAW Books una seconda raccolta di fiabe reinterpretate intitolata Redder Than Blood, seguito ideale di Red As Blood, che fu pubblicata postuma nel 2017.
Dopo la scomparsa di Lee Immanion Press ha continuato a ristampare il suo catalogo pregresso e a raccogliere in antologie la sua produzione breve rimasta dispersa; nel corso di questa operazione il vedovo dell'autrice, John Kaiine, ha autorizzato la pubblicazione di At the Court of the Crow, un romanzo steampunk avviato da Lee circa negli anni Duemila ma rimasto incompiuto.
Si elencano solo le vittorie e non anche le candidature. Si noti che il Premio August Derleth per il miglior romanzo fantasy è una categoria del Premio British Fantasy.
Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e la prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi interconnessi sono elencate cronologicamente, in base alla data di pubblicazione del primo episodio di ogni ciclo.
Risulta che attorno al 2009 Lee avesse progettato, ma mai composto, un romanzo di raccordo che avrebbe collegato la trilogia della Strega Bianca con quella delle Guerre di Vis[5][3].
Due romanzi brevi autoconclusivi ma tematicamente affini.
Il dittico è stato riunito nell'omnibus Companions on the Road and The Winter Players (St. Martin's Press, 1977).
I primi due volumi della trilogia sono stati riuniti nell'omnibus The Wars of Vis (Science Fiction Book Club, Doubleday, 1984).
Risulta che attorno al 2009 Lee avesse progettato, ma mai composto, un romanzo di raccordo che avrebbe collegato la trilogia delle Guerre di Vis con quella della Strega Bianca[5][3].
La dilogia è stata riunita in un omnibus intitolato inizialmente Drinking Sapphire Wine (Hamlyn, 1979) e successivamente Biting the Sun (Bantam Spectra, 1999).
Due racconti collocati nella medesima ambientazione, riuniti per la prima volta nella raccolta postuma The Empress of Dreams, DMR Books, 2021.
Risulta che attorno al 2009 Lee intendesse concludere definitivamente la serie un sesto e ultimo volume intitolato Earth's Master, che come Night's Sorceries avrebbe raccolto testi brevi inediti[5][3].
La pentalogia è stata riunita nei due omnibus Tales from the Flat Earth: The Lords of Darkness (Science Fiction Book Club, Doubleday, 1987; volumi 1-2-3) e Tales from the Flat Earth: Night's Daughter (Science Fiction Book Club, Doubleday, 1987; volumi 4-5).
I tre romanzi tradotti in italiano sono stati combinati per la prima volta nell'antologia miscellanea Storie di diavoli (traduzione e curatela di Gianni Pilo, Grandi Tascabili Economici: I Mammut 56, Newton & Compton, 1997); sono stati poi riproposti in un omnibus tematico intitolato Sovrani delle Tenebre (trad. Roberta Rambelli e Claudia Salvatori, Oscar Draghi, Arnoldo Mondadori Editore, 2021).
Si svolgono nell'universo della Terra Piatta anche sei racconti autoconclusivi di cui Lee aveva progettato ma non poté curare personalmente una raccolta in volume[3], effettivamente pubblicata postuma (ma priva di "Our Lady of Scarlet") col titolo di The Earth is Flat: Tales from the Flat Earth and Elsewhere, DMR Books, 2023:
Due romanzi autoconclusivi ma tematicamente affini.
Il dittico è stato riunito nell'omnibus Dark Castle, White Horse (DAW Collectors 665, DAW Books, 1986).
Ciclo composto inizialmente da sei racconti pubblicati in varie riviste e antologie, successivamente espanso con un settimo racconto e un romanzo breve e riunito nella raccolta Cyrion, DAW Collectors 499, DAW Books, 1982. Nell'edizione definitiva gli otto episodi sono interconnessi da una cornice narrativa composta ad hoc e scandita a sua volta in nove parti (un prologo generale, sei interludi fra i racconti, un prologo al romanzo breve e un epilogo).
La raccolta DAW Books è stata pubblicata in italiano come Cyrion, trad. Paola Gimigliano, I Libri di Fantasy. Il Fantastico nella Fantascienza 43 [XLIII], Fanucci Editore, 1993.
Due racconti con la medesima protagonista, riuniti per la prima volta nella raccolta postuma The Empress of Dreams, DMR Books, 2021.
La dilogia è stata riunita nell'omnibus Sometimes, After Sunset (Science Fiction Book Club, Doubleday, 1980).
Risulta che attorno al 2009 Lee intendesse proseguire la serie con un terzo romanzo intitolato The Tin Man, apparentemente mai composto[7].
Un ulteriore racconto ambientato a Paradys è stato pubblicato su rivista:
La tetralogia è stata riunita prima nei due omnibus The Secret Books of Paradys 1 & 2 (GuildAmerica Books, 1991) e The Secret Books of Paradys 3 & 4 (GuildAmerica Books, 1993), poi nel volume unico The Secret Books of Paradys (The Overlook Press, 2007).
Risulta che Lee intendesse proseguire la serie con un quarto romanzo intitolato Darker Ages[5], di cui però è stato pubblicato un unico capitolo presentato come racconto autonomo:
Due racconti collocati nella medesima ambientazione, riuniti per la prima volta nella raccolta postuma Venus Burning: Realms, Immanion Press, 2018.
La tetralogia è stata riunita nei due omnibus The Secret Books of Venus I & II (Science Fiction Book Club, 1999) e The Secret Books of Venus III & IV (Science Fiction Book Club, 2003).
I primi tre volumi del ciclo sono stati riuniti nell'omnibus The Claidi Journals (Science Fiction Book Club, 2002).
Lee ha contribuito con un romanzo allo sviluppo dell'universo narrativo condiviso Voyage of the Basset.
Due racconti con la medesima protagonista, riuniti per la prima volta dall'autrice nella raccolta Legenda Maris, Immanion Press, 2015.
Risulta che attorno al 2009 Lee intendesse proseguire la serie con un quarto romanzo intitolato War and Pieces of Eight, apparentemente mai composto[8].
Ciclo sviluppato in collaborazione con Juliette Shapiro, consiste di quattro romanzi brevi e un racconto composti da Lee, un racconto composto da Shapiro e un racconto steso a quattro mani; i singoli testi sono auto-conclusivi ma tematicamente collegati e sono apparsi per la prima volta sotto gli pseudonimi di Esther Garber (Lee) e Yolanda Sorores (Shapiro) nella raccolta Fatal Women, Egerton House Publishing, 2004. La ristampa Fatal Women: The Esther Garber Novellas (Lethe Press, 2013) espunge i contributi di Shapiro e li sostituisce con un racconto inedito della sola Lee.
L'eptalogia è stata ristampata nella collana di omnibus Colouring Books Gallery (3 voll., Immanion Press, 2020-2021), che comprende anche un'appendice di tre racconti autoconclusivi tematicamente affini ai sette romanzi:
Un racconto e un romanzo breve collocati nella medesima ambientazione, mai riuniti in un volume dedicato.
Lee ha composto un racconto ambientato nel Ciclo della Terra morente creato da Jack Vance, apparso in un'antologia di tributi a tale serie:
Un'edizione sistematica in due volumi della narrativa di fantasmi composta dall'autrice.
Un romanzo e due racconti collocati nella medesima ambientazione, pubblicati congiuntamente nell'omnibus tematico A Different City, Immanion Press, 2015.
Sono elencati sia i romanzi veri e propri (novel) sia i romanzi brevi (novella).
Sceneggiature scritte dall'autrice.
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