Kahn nacque in Germania a Rhaunen, un comune della Renania-Palatinato, in una famiglia di origine ebraica, figlio di un rabbino e di un'artista.[1] Si trasferì negli Stati Uniti all'età di undici anni.[1] A causa di motivi economici, Kahn fu costretto ad abbandonare gli studi e incominciò a lavorare presso lo studio Manson&Rice, dove rimase dal 1885 al 1895.[2]
Edsel and Eleanor Ford House, 1927
Dopo aver vinto una borsa di studio della rivista American Architect and Building News nel 1891, Kahn soggiornò per un anno in Europa assieme a Henry Bacon e approfondì la sua competenza nell'architettura.[2]
Assieme al fratello ingegnere Julius, realizzò i suoi primi progetti che gli dettero notorietà a cavallo del XX secolo, tra i quali si possono citare le officine e gli stabilimenti della Packard (1903) e della Ford (1913) a Detroit, innovativi sia per l'utilizzo della produzione in serie, sia per lo stile, grazie alle strutture con l'intelaiatura in ferro e l'uso del cemento armato al posto del legno, importante per motivi di sicurezza e per economizzare lo spazio interno.[3]
I suoi progetti postmoderni si distinsero per l'attenzione e l'ottimizzazione degli spazi industriali e delle innovazioni nelle modalità produttive industriali.[4]
Nel 1928 completò nello stile Art déco la costruzione del Fisher Building nel centro di Detroit premiato dalla Architectural League di New York come la struttura commerciale più bella dell'anno.[1]
Kahn progettò anche banche, edifici per uffici, edicole, mausolei, ospedali, residenze private e durante le guerre mondiali strutture militari e basi navali.
Nel 1937, Albert Kahn era responsabile del venti per cento circa di tutte le fabbriche progettate dagli architetti negli Stati Uniti
e complessivamente lavorò su oltre mille commissioni di Henry Ford (impianti di assemblaggio in quattro continenti, Europa, America, Asia, Oceania) e su numerose commissioni di altre case automobilistiche, tra cui General Motors (centocinquanta progetti), Chrysler.[6]
I suoi progetti ebbero una grande influenza in Europa dove diffusero l'architettura moderna, mentre in America ebbero successo soprattutto nelle costruzioni industriali.[1]
Bonstelle Theatre, 1903Palms Apartments, 1903Belle Isle Conservatory, 1904Casa di Albert Kahn, 1906Ford Assembly Plant (ora Cleveland Institute of Art), 1914General Motors Building (ora Cadillac Place), 1919Former Detroit Police Headquarters, 1923Fisher Building, 1928Metropolitan Center for High Technology, 1927
Tutti gli edifici sono localizzati a Detroit, salvo indicazione:
Federico Bucci, L'architetto di Ford. Albert Kahn e il progetto della fabbrica moderna, CittàStudi, 1992.
(EN) Melanie Grunow Sobocinski, Detroit and Rome: building on the past, University of Michigan, 2005.
(EN) Sonia Melnikova-Raich, The Soviet Problem with Two 'Unknowns': How an American Architect and a Soviet Negotiator Jump-Started the Industrialization of Russia, Part I: Albert Kahn, in IA, The Journal of the Society for Industrial Archeology, n. 36, Fredric L. Quivik, 2010, pp. 57–80.
(EN) Sonia Melnikova-Raich, The Soviet Problem with Two 'Unknowns': How an American Architect and a Soviet Negotiator Jump-Started the Industrialization of Russia, Part II: Saul Bron, in IA, The Journal of the Society for Industrial Archeology, n. 37, Fredric L. Quivik, 2011, pp. 5–28.